I “Divinamore” o paste del Divino Amore

divinamore o paste del Divino Amore

I divinamore o paste del Divino Amore sono uno  dei dolci “nobili” più antichi della tradizione natalizia napoletana e devono il proprio nome alle suore del Convento del Divino Amore di Napoli che le preparano, si dice, in onore di Beatrice di Provenza, madre di Carlo II d’Angio’. Mandorle, zucchero e canditi, rendono questi dolcetti morbidi e profumati, tipicamente di forma ovale e coperti da una glassa di zucchero fondente diluita (conosciuta come naspro, in Campania) rosa.
Il naspro (la glassa) può essere fatto in casa, se si dispone di un piano di marmo o di acciaio, di un termometro accurato e di pazienza, ma mi ricordo che si trovava comunemente nelle “drogherie” campane. Io, preparo una versione del fondenterapida di cui riporto la ricetta a base di zucchero a velo. Devo però dire, che i divinamore o paste del Divino Amore sono buoni anche solo con una leggera spolverata di zucchero a velo o con una glassa a freddo.

divinamore o paste del Divino Amore

La ricetta dei Divinamore o paste del Divino Amore

Ingredienti (per 36 paste)

Impasto
500 gr di mandorle sgusciate ma non pelate, di cui qualcuna amara
450 gr di zucchero semolato
150 gr di canditi (cedro, arancia e cocozzata)*
1 cucchiaio di essenza di vaniglia
la buccia grattugiata di un limone
1-2 mandorle amare oppure 1 cucchiaino di essenza naturale di mandorla
2 uova intere
1 tuorlo d’uovo
Ostie q.b.

Copertura
2 cucchiai di confettura di albicocche

Glassa veloce
250 gr di zucchero a velo
80-100 gr di acqua
Qualche goccia di succo di limone
Colorante alimentare

Procedimento

1. Tritare finemente le mandorle (non pelate) assieme a meta’ dello zucchero.
2. Tritare i canditi con il resto dello zucchero
3. Unire mandorle, canditi e zucchero in una ciotola, aggiungere gli aromi e la buccia di limone grattugiata, impastare il tutto con le uova intere ed il tuorlo per amalgamare.
4. Riporre l’impasto preparato in un contenitore ermetico oppure in una ciotola ben sigillata con pellicola per alimenti e lasciar riposare per una notte
5. Disporre le ostie sulle placche da forno e portare il forno a 180°C
6. L’impasto andrebbe formato con le mani in piccoli dolcetti ovali. Io stendo l’impasto con il mattarello su un piano di lavoro ben infarinato di zucchero a velo (anche l’impasto va spolverato con zucchero a velo per evitare che si attacchi al mattarello) portandolo ad uno spessore di circa 1 cm, poi taglio con una formina ovale lunga circa 5cm e larga 3, oppure una tonda che poi modello un po’ con le dita.
7. Appoggiare i dolcetti cosi’ modellati sulle ostie ed infornare per 15 minuti circa. Devono risultare solo lievemente dorati in superfice.
8. Nel frattempo riscaldare la confettura di albicocche e dilurila con pochissima acqua
9. Non appena i dolci saranno pronti, rimuoverli dal forno, lasciare che si intiepidiscano ed ritagliare l’ostia in eccesso
10. Porli su una gratella e spennellarli con la confettura di albicocche riscaldata
11. Lasciare che si raffreddino completamente prima di glassare

Glassa fondente rapida
1. Mescolare lo zucchero a velo con l’acqua ed il succo di limone in un pentolino e porre sul fuoco in modo da riscaldare il composto e far si che lo zucchero si sciolga, avendo cura di non superare i 38°C
2. La glassa dovrà risultare piuttosto liquida, quindi potrebbe essere necessario aggiungere un po’ d’acqua.
3. Aggiungere pochissimo colorante per alimenti rosso in modo da ottenere un colore rosa pastello
4. Velare i dolcetti di glassa e lasciar asciugare.

*Quest’anno avevo a disposizione delle profumatissime scorze di limone candite preparate da una mia amica in Calabria la scorsa estate ed ho usato quelle al posto della cocozzata (che qui non trovo) eliminando, pertanto, la buccia di limone grattugiata.



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