Pane di semola alla ricotta di bufala
Il Pane di semola alla ricotta di bufala è un impasto reso particolarmente morbido e saporito dall’utilizzo della ricotta di bufala. Nel caso in cui riusciate a procurarvi del siero, non buttatelo ma utilizzatelo sostituendolo all’acqua e diminuendo la dose di sale (oltre ad aggiungere sapore, è ricco di fermenti lattici, che migliorano la lievitazione ).
Le cose importanti da sapere, prima di iniziare
Ingredienti del Pane di semola alla ricotta di bufala
1kg di semola
300g di farina di grano duro
600ml di acqua
35g di sale sciolto in un po’ dell”acqua
25g di lievito di birra
600g di ricotta di bufala
1 cucchiaino di miele millefiori
Procedimento
Lavorazione a mano: si versano le farine sulla spianatoia “a fontana” (creando cioè un vuoto sulla sommità dove aggiungere gli altri ingredienti). Si aggiungono quindi il latte, metà dell’acqua, la ricotta, il lievito sbriciolato, il miele, lo zucchero e il sale. Questi ultimi, meglio aggiungerli dopo averli disciolti – separatamente – nell’acqua residua che, quindi, va aggiunta in due tempi. Metà, dopo avervi disciolto lo zucchero e l’altra metà dopo avervi disciolto il sale. Si impasta vigorosamente per una quindicina di minuti almeno e poi, in modo che sia bello morbido.
Lavorazione a macchina: si mettono le farine nella ciotola della planetaria e si aggiunge il lievito sbriciolato e metà dell’acqua. Si avvia quindi la macchina a bassa velocità e si aggiungono la ricotta, il miele, il sale e zucchero come nell’impasto a mano, dopo averli idratati Si lavora a velocità non elevata per una decina di minuti fino a quando l’impasto non si stacca dalle pareti
Mettere a lievitare per circa 3 ore, sotto un ciotolone rovesciato a campana (in modo che l’impasto non secchi) facendo – ad intervalli di un’ora – due giri di pieghe a tre.
Tagliare quindi e formare il pane nella forma desiderata (io ho formato dei semplici panini di 200 gr circa, su cui ho fatto un taglio a croce) e riporre a lievitare per un’altra ora circa.
Cuocere in forno statico, su pietra refrattaria, per circa 3 quarti d’ora a 170-180°C.

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