Patate arrosto perfette, grazie alla sbianchitura
Le patate arrosto perfette. Per qualcuno un miraggio: in cottura, infatti, spesso si attaccano al fondo della teglia. Oppure assorbono troppo olio, o – ancora – non mantengono assolutamente la forma e prendono una consistenza farinosa non molto gradevole… allora, come fare per avere patate arrosto perfette?
Per un risultato ottimale, è necessaria un’operazione molto semplice ma spesso sottovaluta: la sbianchitura. Ecco come si fa.
Le cose importanti da sapere, prima di iniziare
Servono, oltre a delle ottime patate
Una pentola abbastanza capiente,
un pelapatate o un coltello affilato
una teglia per il forno
olio estravergine di oliva
sale
Come si procede
Innanzitutto, mettete a bollire dell’acqua in una pentola. L’acqua deve essere piuttosto abbondante: diciamo, come se voleste cuocere della pasta: stiamo sul litro per etto di patate.
Mentre l’acqua si avvia verso la bollitura, lavate le patate– potete pelarle oppure no: sono ottime anche con la buccia – e tagliatele a spicchi o cubetti di uguale dimensione. Altrimenti, al momento di mangiare, avrete la brutta sorpresa di avere delle patate troppo cotte e delle patate troppo crude.
Tuffatele quindi in abbondante acqua bollente – meglio se un po’ per volta – e lasciate lì fino a quando il bollore non riprende. A questo scolatele servendovi di una schiumarola e mettetele ad asciugare su un tagliere o uno strofinaccio (ovviamente, non trattato con ammorbidenti). Questa operazione serve a formare uno strato protettivo all’esterno della patata che le impedisce di assorbire troppo olio e di attaccarsi alla teglia.
Al momento di cuocerle, sistematele in una teglia condite come prefererite e mettete in forno ben caldo: intorno ai 200-210 °C.
Le patate vanno poi salate appena prima di essere servite: meglio se con sale grosso macinato al momento.
Magari, usatele per accompagnare un roast beef.
Per chi avesse dei dubbi, perfetto questo video di Fabio Campoli.
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