Rosmarino di Gragnano: la ricetta della Puttanesca al Pomodorino Giallo

ricetta puttanesca

Per questa ricetta della Puttanesca ho scelto il Rosmarino, un formato del Pastificio Di Martino che amo in maniera particolare. Anzi, per meglio dire, amo *da poco tempo*: infatti ho conosciuto questo tipo di pasta nelle minestre in brodo e – francamente – non l’ho mai sopportata. Un giorno, invece mi è capitato di assaggiarla cotta in maniera diversa, come un risotto, ed è stato amore a prima vista.

Questo tipo di cottura, oltretutto,  rende questa Ricetta della Puttanesca  molto semplice  e veloce: nulla da bollire a parte, nulla da scolare, meno cose da pulire dopo pranzo. Per preparare questa ricetta della puttanesca al pomodorino giallo, infatti, servono un tegame – una padella con pareti alte: io a me piace l’alluminio, soprattutto quello delle pentole Agnelli – e un cucchiaio di legno per mescolare. 

Si parte dal solito soffritto – a fuoco basso, bassissimo – in modo da valorizzare i profumi e poi si aggiunge la pasta. A parte, un po’ di acqua calda da usare come brodo e si fa cuocere a fuoco moderato mescolando spesso.

Se avete scelto la pasta giustatrafilata al bronzo ed essiccata a bassa temperatura, come il rosmarino Pasta Di Martino – il suo amido compirà il miracolo. Legherà la pasta in maniera perfetta, avvolgendo ogni singolo pezzo di pasta in maniera perfetta. E completerà il sapore naturale del grano con quello degli altri ingredienti e viceversa. Con un risultato assolutamente unico, che vi farà innamorare di questo formato. 

Scommettiamo? Eccovi la ricetta della Puttanesca in pomodorino giallo: provate e poi ditemi.

Rosmarino di Gragnano: la ricetta della Puttanesca in Pomodorino Giallo

  • 500 g pomodorini gialli
  • 350 g Rosmarino del Pastificio Di Martino
  • 100 g olive nere di Gaeta snocciolate (o anche di diversi tipi, se ne avete in casa)
  • 10 g acciughe sotto sale
  • 50 g capperi sotto sale
  • uno spicchio di aglio
  • pepe nero
  • olio extravergine d’oliva
  • sale

Iniziare soffrigendo in padella lo spicchio di aglio in olio.  Quando l’aglio sarà dorato eliminatelo, allontanate la padella dal fuoco e aggiungete le acciughe, pulite e dissalate, spappolandole  con una forchetta in modo da ridurle in crema.

Unite i pomodori,  le olive, i capperi dissalati. Su questi, una nota: non sceglieteli in aceto, per diversi motivi. Innanzitutto hanno una consistenza diversa: troppo morbidi rispetto a quelli salati. Poi, non lavateli: non serve a nulla, solo a perdere sapore. Usateli tranquillamente cosi’ come sono, stando solo attenti alla quantità complessiva di sale. Sentirete la differenza.

Mescolate bene, correggete di sale e aggiungete il Rosmarino. Mescolate e fate cuocere aggiungendo l’acqua necessaria, un po’ per volta, per portare a cottura la pasta. Importante è che questa sia ben calda – anche bollente – e che, durante la cottura, mantechiate spesso e vigorosamente in modo da arricchire il più possibile il sugo dell’amido naturale della pasta.

Servire la pasta al dente, spolverizzando di pepe nero macinato al momento e – se vi piace – di un filo di olio extra vergine di oliva crudo.

Una ricetta molto facile, nel complesso: unica difficoltà, se così si può dire, dosare bene l’acqua durante la cottura. Il risultato ottimale deve essere una specie di risotto né troppo asciutto né troppo slegato. Importante mantenere una buona cremosità che regalerà al piatto sapore e consistenza davvero particolari.
Ma appunto, per riuscirci, serve una pasta di qualità: se non avete sotto mano il Rosmarino del Pastificio di Martino accertatevi che almeno sia trafilato al bronzo ed essiccato a bassa temperatura. Senza queste caratteristiche, meglio cambiare ricetta. Oppure sapere sin dall’inizio che otterrete sicuramente un buon risultato ma non quello che otterreste con la qualità adatta.

Altre due parole sul pepe: io ho usato quello di Timut, che mi piace per le sue note agrumate in grado di regalare a questo piatto una freschezza ed un gusto inaspettati.

Ricetta della puttanesca

 

 



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