La pasta allo Scarpariello

scarpariello

La pasta allo Scarpariello

Le cose importanti da sapere, prima di iniziare

La Tradizione

Lo scarpariello non è solo un piatto di pasta ma un autentico monumento all’ arte di arrangiarsi tutta napoletana, che mettendo assieme fame, povertà e fantasia ha dato vita a tanti piatti che hanno reso grande la cucina italiana nel mondo.
Il nome Scarpariello deriva da “scarparo” cioè calzolaio in napoletano,  ed è legata all’abitudine dei calzolai napoletani dei Quartieri spagnoli di prepararsi il pranzo in bottega (quindi con pochi utensili a disposizione) e con gli ingredienti poveri che spesso venivano dati loro in regalo da clienti che non potevano permettersi di pagare in denaro,

I due ingredienti principali  dello Scarpariello sono il sugo al pomodoro e il formaggio. Il primo di solito era il sugo della domenica avanzato, che per non essere buttato veniva “riutilizzato” nella pasta allo scarpariello. Oppure qualche pomodorino del piennolo, un pomodoro vesuviano di grande sapore e facile conservazione (si conserva appeso per tutto l’inverno, a grappolo).
Spesso era usato anche lo strutto: sia perché costava spesso meno dell’olio di oliva, sia perché era di facile conservazione: un vasetto conservato al fresco durava a lungo e consentiva di dare grande sapore anche al piatto più povero.

Gli ingredienti

Pasta (io ho usato gli ziti di Gragnano IGP Pasta di Martino)
Olio Extra Vergine d’Oliva
Aglio
Pomodorini del Piennolo (io ho usato quelli di Terra Viva)
Formaggio grattugiato (a me piace il provolone stagionato un po’ piccante)

L’attrezzatura

una padella bassa e larga per il sugo, in cui poter poi mantecare la pasta
la pentola per bollire la pasta
il colapasta

La preparazione

Si parte soffriggendo a calore moderato l’aglio nell’olio. Poi si aggiungono i pomodori e si fa cuocere a fuoco veloce, in modo da cuocere i pomodori senza che la polpa si separi dalla buccia.

Spezzate gli ziti, mi raccomando: raccogliete anche la minutaglia –  e cuocete la pasta, scolandola bene al dente.

Versate la pasta nella padella e mantecate velocemente  in modo da avvolgere la pasta con il sugo. Questo è un piatto di pasta in cui non è bebe non mantecare a lungo: per apprezzare al meglio il suo gusto, i sapori devono rimanere ben distinti .

Spolverate di formaggio e servite, completando magari il piatto con qualche foglia di basilico fresco.

 



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