La bufala della farina sbiancata con candeggianti
La bufala della farina sbiancata con candeggianti gira da un po’. L’abbiamo letta tutti, cedo, e ciclicamente risalta fuori.
Il titolo, è eloquente: LA SCONVOLGENTE VERITA’ SULLA RAFFINAZIONE DELLA FARINA BIANCA. Anche il nome del sito da cui è tratto il post non scherza: LA CRUDA VERITA’… mica pizza – con farina bianca – e fichi!
Che poi, in sintesi, è riassumibile così: “la farina usata per fare il pane bianco è sbiancata chimicamente, proprio come quando usi la candeggina per sbiancare i tuoi vestiti. Così, quando mangi il pane bianco, mangi anche i residui chimici degli sbiancanti”.
I produttori industriali di pane, insomma, usano prodotti chimici differenti per lo sbiancamento che sono tutti abbastanza nocivi.
In sostanza, quindi, ci stanno avvelenando. In modi diversi, sia chiaro: l’utilizzo degli sbiancanti è solo un modo tra i tanti.
Il bello è che ci sono persone che ci credono. Incredibile ma vero. Eppure, basterebbe poco, per trovare già in google, gli elementi per capire quanto queste affermazioni profumino di bufala.
Fin dal 1998, l’uso di sbiancanti nelle farine europee E’ VIETATO come riporta The Bread and Flour Regulations 1998.
Questo, il passaggio fondamentale nella regolamentazione sulle farine dell’Unione Europea
the use of the flour bleaching agents, e.g. chlorine and chlorine dioxide is no longer allowed.Therefore claims for the use of unbleached flour are meaningless and should be avoided.
dove è spiegato chiaramente che l’uso dei termini unbleached (non sbiancato) è da evitare in quanto viste le normative vigenti è senza senso, visto che TUTTE LE FARINE devono rispettare la stessa normativa, e quindi anche quelle che non dicono nulla non hanno subito trattamenti sbiancanti
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