Amarene fritte alla modenese (la mia versione)

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amarene fritte alla modenese

Questa è una rivisitazione personale ispirata alla tradizione modenese.
Innanzitutto una precisazione: anche se questa preparazione parla di “amarene fritte” non c’è alcuna frittura: il nome si riferisce alla preparazione che avviene in padella e prevede una cottura iniziale di sole amarene fino a quando “sfrigolano”. La versione tradizionale prevede a questo punto l’aggiunta dello zucchero.
Io, invece, ho cambiato la ricetta per ottenere uno sciroppo denso, perfetto da usare sul gelato o per bagnare torte e dolci da credenza o, ancora,  come sciroppo per bevande e cocktail. In più, hanno il vantaggio di essere pronte in mendo di un’ora (escludendo i tempi di macerazione).

Ingredienti

  • 1 kg di amarene snocciolate

  • 400 g di zucchero semolato

Tempi

  • Macerazione: almeno 1 ora (fino a una notte)

  • Cottura: circa 40 minuti in totale

  • Conservazione: in vasetti sterilizzati, a sottovuoto

Preparazione

1. Macerazione


Disponi le amarene in una ciotola con lo zucchero e mescola.
Lasciale macerare per almeno un’ora a temperatura ambiente, finché rilasciano uno sciroppo.

Se invece preferisci lasciarle macerare una notte intera, coprile con pellicola per alimenti a contatto e conserva in frigorifero. Questo aiuta a preservarne il colore brillante.

2. Cottura iniziale

Trasferisci amarene e sciroppo in una pentola bassa e larga.
Cuoci a fuoco dolce per circa 30 minuti, mescolando delicatamente.
Le amarene devono ammorbidirsi senza disfarsi.

3. Riduzione dello sciroppo

Rimuovi con cura le amarene con una schiumarola e mettile da parte in una ciotola coperta.
Aumenta leggermente la fiamma e lascia ridurre lo sciroppo fino a ottenere la consistenza desiderata (stando attenti a non bruciarlo).
amarene fritte alla modenese

4. Cottura finale ad alta temperatura

Rimetti le amarene nello sciroppo denso e porta tutto a bollore vivo.

Questa fase è importante perché:
✅ amalgama sapori e consistenze
porta le amarene a temperatura elevata, indispensabile per la formazione del sottovuoto
Cuoci per 1–2 minuti, non di più.

5. Invasamento

Versa il composto ancora bollente nei vasetti sterilizzati.
Chiudi subito con tappi ermetici e capovolgi i vasetti su un canovaccio spesso.
Lascia raffreddare completamente: si formerà così il sottovuoto naturale.

🍽️ Come gustarle?

  • Sul gelato alla crema o fiordilatte

  • Nei vasetti, come confettura da cucchiaio

  • Per bagnare torte o plumcake

  • Come base per cocktail estivi

    Per accompagnare dolci come il babà con crema e amarene oppure per la polacca aversana.

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