Marmellata di pesche semicandite al cardamomo

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Marmellata di pesche

Questa Marmellata di pesche è preparata seguendo il metodo della semicanditura (il c.d. metodo Ferber, dal nome dell’autrice che ha reso famoso questo procedimento).

Marmellata di pesche semicandite al cardamomo

Ingredienti
1,300 di pesche non troppo mature
1 kg di zucchero semolato (per me sono sufficienti 750 gr, magari di canna)
35 gr di succo di limone
3 gr di semi di cardamomo

Procedimento
Le pesche vengono innanzitutto pelate e tagliate a pezzi, poi messe a riposare con lo zucchero e il succo di limone, in frigorifero, per una notte almeno (in modo che rilascino il succo). Vengono poi trasferite in una casseruola e messe sul fuoco a bassa temperatura. Si fa cuocere fino a quando il liquido non raggiunge il punto di ebollizione, schiumando, e poi si spegne. Si lascia raffreddare (se non si ha fretta, si ripone in frigo per qualche ora) e poi si rimette sul fuoco di nuovo fino all’ebollizione. Si procede così, fino a quando le pesche non sono cotte. Se a questo punto lo sciroppo fosse in quantità eccessiva, si toglie la frutta dalla pentola e si lo si fa ridurre fino alla quantità desiderata. A questo punto, si aggiunge il cardamomo – che non deve cuocere, altrimenti perde buona parte del suo profumo – pestato in un un mortaio (o schiacciato con il fondo di un bicchiere)

confettura di pesche semicandite al cardamomo

/le pesche della foto sono le Tabacchiere: una varietà diffusa in Sicilia nella zona dell’Etna. In altre parti d’Italia sono chiamate anche Saturnine.

 

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