La ricetta è probabilmente cambiata col tempo, così, pur mantenendo la sua semplicità, nel corso degli anni si è arricchita di burro e aromi, anche se ogni panettiere segue la sua ricetta più o meno fedele a quella originale (che ufficialmente non esiste, lo dico subito).
Questa, la ricetta di Linda. Riferita ad un uovo per comodità.
Per due zuccherini:
130 g di farina
90 g di zucchero
1 uovo
15 g circa di olio o burro
5 g di semi di anice
1 cucchiaio di liquore all’anice
scorza di limone e di arancia
1 cucchiaino da caffè di lievito in polvere (facoltativo)
Fare una fontana con la farina e lo zucchero, aggiungere il resto degli ingredienti, lavorare velocemente l’impasto e formare una palla, aggiungendo un pochina di farina in più se l’impasto dovesse appiccicare troppo. Formare due ciambelle del diametro di circa 16-18cm e appiattirle leggermente facendo una lieve pressione con le mani. Infornare a 160-170° per circa 15-20 minuti. Non devono prendere troppo colore, solo dorare e asciugarsi un po’, raffreddandosi induriscono ulteriormente.
C’è chi scalda i semi di anice in un pentolino con il burro/olio e fa andare a fuoco basso per un paio di minuti, poi fa raffreddare prima di aggiungerli all’impasto, e chi fa la fontana di sola farina a cui aggiunge uova e zucchero precedentemente sbattuti con una frusta a parte. Io non faccio nessuna delle due cose perché mi piacciono di più così, e si fa anche prima, ma lo cito per completezza.
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