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Chiacchiere

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Probabilmente il più diffuso dolce di Carnevale, diffuso in tutt’Italia con nomi diversi: chiacchiere, bugie, crostoli, frappe (solo per citare i più diffusi).
 
 
Dose per una ottantina di chiacchiere

400 grammi di farina
30 grammi di zucchero
40 grammi di burro
3 uova
1 scorza di arancia e/o limone
2 bicchierini di grappa o rum
zucchero a velo

 
Disporre la farina a fontana e versare al centro le uova sbattute come per frittata, il sale, lo zucchero, il burro tagliato a pezzetti e la scorza di limone e/o arancia.
Lavorare con la punta delle dita in modo da far amalgamare le uova con la farina circostante. Quando queste  non sono più liquide  lavorare l’impasto a piene mani aggiungendo la grappa o il rum poco alla volta, a filo.
 
 
 

Lavorare  l’impasto energicamente per circa cinque minuti, finché  non appare ben amalgamato. A questo punto, formare una palla e lasciare riposare per un paio d’ore coperta da un panno: in questo modo il liquore inizia a fermentare  leggermente nell’impasto, formando in cottura tutte quelle microbolle superficiali e donando alle chiacchiere una  leggerezza e una croccantezza impareggiabili.

Passato questo tempo, la pasta sarà raddoppiata. A questo punto, mettere scaldare l’olio per la frittura. Suddividere quindi  l’impasto in sei pezzi e stenderli  con la macchina per la pasta, nel solito modo: prima nel rullo più spesso, poi in quello medio ed infine in quello più sottile.

 

Tagliare quindi le chiacchiere nella forma desiderata e  riporle su un vassoio infarinandole leggermente per evitare che si appiccichino (alla vista risultano sottili come un velo).
 

Friggere quindi in olio caldo, 180 gradi ca., fino a che non appaiano ben dorate e farle raffreddare su carta assorbente. Una volta fredde, cospargerle di zucchero a velo.

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