Una vecchia ricetta, pubblicata nel forum da Alessandra, che spiega passo a passo come preparare una crostata *da pasticceria*.
Pasta Frolla (1 kg circa, per 4 crostate medie):
Farina 00, debole 500 g
Burro 250 g
Zucchero al velo 200 g, possibilmente vanigliato naturalmente
Tuorli 90 g (circa 5 tuorli)
Buccia di limone grattugiata (ovviamente non trattato)
Sale 4 gr
Nota: per avere una maggiore consistenza della pasta si può includere della chiara insieme ai tuorli, mantenendo il peso totale delle uova (90 gr ).
Io in questo caso, sono stati usati 1 uovo intero e due tuorli.
Setacciare la farina, aggiungere il sale e mettere nell’ impastatrice con la frusta piatta (quella a « K », nel caso del Kenwood) insieme con il burro a pezzetti (se freddo).
Fare andare a vel. bassa (1-2, per Ken) per pochi minuti fino ad ottenere una sabbiatura fine, tipo parmigiano grattugiato.
In questa fase occorre far attenzione, perche’ facilmente si oltrepassa il punto in cui la sabbiatura diventa un ammasso di pasta non piu’ utilizzabile per la frolla. Fermare l’impastatrice, aggiungere zucchero, le uova, gli aromi e fare andare a velocità bassa fino a quando gli ingredienti non risultano amalgamati. Non lavorare troppo. (nel caso del Ken è sufficiente un minuto circa a vel 1).
Mettere la pasta a riposare in frigo coperta con la pellicola almeno per mezz’ora.
Nota: Senza l’impastatrice, la sabbiatura farina+burro si puo ottenere con un food processor a lame, procedendo poi a mano per lavorare gli altri ingredienti. Oppure a mano, come indicato qui.
Per la cottura sono state fatte due prove, risultate entrambe valide:
1) con il forno ventilato a 230 gradi per 12 minuti (crostata di sinistra)
2) con il forno a resistenza, ma accesa solo nella parte superiore (220 gradi) per 10 minuti (crostata di destra)
Entrambe le cotture sono state interrotte quando la marmellata ha cominciato a bollire.
Non sono state notate grosse differenze nel colore finale dei due fondi-torta, ciò fa supporre che una decina di minuti di cottura incidano allo stesso modo sulla base del dolce in entrambe le modalità.
Il metodo 2) ha comunque fornito una coloritura leggermente più evidente sulla parte superiore.
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