
Questa ricetta, interessante per chi voglia approfondire la storia di questo tipo di pasta ripiena, &e grave; tratta da
"L'arte della cucina in Italia", Einaudi Editore.
Acquistabile su:

Dove troverai anche una selezione di ottimi libri sulle tradizioni della cucina regionale italiana scontati del cinquanta per cento.
|
|
Procedimento:
Si danno du e nomi a questa vivanda, abbenche' si prepari con
l'istessa pasta e i medesimi ripieni; siccome fatti di una forma
piccola, si servono per lo piu' in minestra con il nome di
tortellini, cosi' anche fatti nell'istessa maniera, ma di forma
piu' grande, si chiamano tortelli e si apprestano in tutte le
maniere precise ch ei ravioli. Il modo di preparare tanto li
tortelli che li tortellini e' il seguente. Tirate una sfoglia
sottile di pasta fatta come quella delle lasagne; indi con un
tagliapasta grande o piccolo, secondo che vorrete, la taglierete in
tanti tondi; ponete sopra ciascun tondo qualsivoglia ripieno che
voi troverete descritto nell'articolo dei ravioli e ripiegatela
nella stessa maniera dei ravioli; unite poi le due estremita'
saldandole bene insieme con le dita. A questa vivanda si da' pure
il nome di cappelletti, quando si copre la composizione con un
altro tondo della stessa pasta, formando nel mezzo una specie di
cupola di cappello. Alcuni nella stessa pasta vi mettono un poco
d'acqua tinta con zafferano e aktru riempiono li tortelli o
tortellini etc. con una farsa fatta di petto di pollo cotto,
altrettanto midollo di manzo passato per setaccio, parmegiano
grattato, sale, pepe pesto, canella in polvere e noce moscata e vi
aggiungono a volte un poco di ricotta ed anche qualche rosso
d'uovo, ma tutto cio' dipende da chi lavora per variare secondo il
suo talento.
|