taralli siciliani

[Lori]

dalle parti di mio padre,in un paese del messinese, vengono chiamate taralle dei biscotti all'uovo, una specie di savoiardi di forma tondeggiante che danno il meglio di se nel caffelatte peccato che quando ho tentato di riprodurle a casa non sono venute come quelle che si trovano li

[Lella]

Ieri ho preparato le taralle siciliane con la ricetta data da Anita e devo dire che sono venute veramente buone
Non avendo in casa i semi di anice ho lasciato in infusione dell'anice stellato nel latte caldo.
Ringrazio Anita e Sergio per avermi fatto conoscere questi squisiti dolcetti
Gabriella



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[sergiopa]

Complimenti molto belli ...come ti sono sembrati al gusto?

[Lella]

Sergio non amo molto i dolci ma queste ciambelline le ho trovate veramente buone forse non si sentiva abbastanza il sapore dell'anice.
Non posso dare un giudizio obiettivo perchè non ne avevo mai mangiate prima.
Mi ha piacevolmente sorpreso la morbida friabilità dell'interno delle ciambelline.
Ciao Gabriella

[sergiopa]

[tavernadei7peccati]

Lella, sono contenta che ti siano riusciti bene e piaciuti.
Sono biscotti della tradizione, che si usano ancora molto, anche se non tutti i pasticcieri sanno farli bene.
Per i semi di anice, puoi provare in qualche erboristeria o da Naturasì, se ce n'è uno dalle tue parti.

[Lella]

Anita al più presto mi procurerò i semi di anice e farò di nuovo le taralle siciliane;
Per favore mi dici quanto anice mettere? non a tutti piace il sapore troppo accentuato dell'anice.
grazie e buona domenica.(finalmente ad Ancona una meravigliosa giornata di sole)
Gabriella

[tavernadei7peccati]

io ne metto 1 cucchiaino da caffè ben colmo.
Ma se ne può mettere meno e aumentare la scorza di limone.

[galibas]

Cara Anita, devi sapere che a me i taralli piacciono da morire proprio per il fatto che, come dico ogni volta che li elogio parlandone con qualcuno, se ben fatti si sciolgono in bocca. Per questo ogni anno, quando i miei vanno a Sciacca in occasione dei morti, me li faccio portare (quelli che fanno lì a me secondo me sono ancora più scioglievoli e si mantengono tali più a lungo rispetto a quelli palermitani). Naturalmente non appena ho letto una ricetta testata e garantita da te non ho potuto fare a meno di provarli (senza mettere l'anice però, ingrediente che manca appunto in quelli sciacchitani e agrigentini in genere)... Sono spettacolari!!!! Si sciolgono letteralmente in bocca ed è questa la cosa più importante nel tarallo (più del sapore, secondo me). Ho notato che quelli di Sciacca sono più dolci però alla fine dato che c'è la glassa penso che la quantità di zucchero sia giusta (nelle pasticcerie, chissà perché, tendono sempre a fare le cose più dolci, vedi la martorana). La glassa l'ho fatta aggiungendo sia acqua che limone (solo con quest'ultimo risultava troppo limonosa).
Che dire... Grazie davvero per averla provata e condivisa.
Gabriella

[tavernadei7peccati]

grazie anche a te, Gabriellina
aggiungo che, a Palermo sono "le taralle"...da noi i taralli-al maschile- non esistono, ne' dolci ne' salati.

[galibas]