Avevo una caterva di pane secco durissimo, e non saggiamente tagliato a fette prima che si facesse di marmo.
Indecisa tra il pancotto della nonna di Anita e le polpette di Lori (volevo una cosa salata), alla fine ho trovato questa torta salata che trovo buonissima!
Torta di pane e cipolle (dal ricettario Slowfood, quello in 4 libricini bianchi)
250g pane casereccio molto raffermo (o un peso maggiore di pane meno raffermo)
3 cipolle bionde medie
latte qb
tre cucchiai di parmigiano grattugiato
tre uova
sale, olio, noce moscata
Inzuppare il pane per tutto il tempo necessario nel latte. Alla fine a me rimanevano grumi duri, allora ho usato il minipimer, poi l'ho lasciato ancora un po' a gonfiarsi. Alla fine tutto il latte deve essere ben assorbito, altrimenti occorre strizzare un pochino il pane. La consistenza deve essere leggermente più umida dell'impasto per polpette (secondo me).
Affettare sottilmente le cipolle e rosolarle velocemente con un po' d'olio, poi coprire con mezzo bicchiere di latte, coprire e lasciar cuocere 15 minuti.
Unire al pane le tre uova, il parmigiano, tre piccole prese di sale, noce moscata e infine le cipolle, scolate se necessario.
Ungere una teglia di circa 24cm di diametro e infornare a 180°. Secondo il libro, per mezz'ora, io ho fatto anche 50 minuti. L'importante è ottenere il giusto grado di umidità. Io ho avuto fortuna ed è venuta perfetta, umida dentro e con una bella crosticina fuori.
In tempi di crisi, non è rimedio da far perdere l'appetito, e piacque anche a Marcolino che ha poco meno di un anno

(niente foto: come potete immaginare, l'estetica non è il punto forte di questa torta: somiglia piuttosto alle pizze di fango che fanno i bambini

)