In ogni caso dal punto di vista salutistico il discorso non cambia.
Strutto e/o sugna sono entrambi grassi di origine animale con forte influenza nella loro composizione lipidica di grassi saturi.
In particolare per 100 g di strutto abbiamo:
41,9 g di grassi saturi di cui 41,7 a catena lunga (e quindi con forte impatto sul rischio cardiovascolare), - 48,1 di grassi monoinsaturi e 10g di polinsaturi.
Quindi il loro uso (ma dipende ovviamente dalle quantità) è sconsigliato non tanto per problemi epatici (qui hanno piuttosto rilevanza le modalità di cottura) ma per ridurre il rischio cardiovascolare in genere.
La domanda in ogni caso prospettava un problema allergico.
In ogni caso il profilo lipidico di strutto e sugna è (dal punto di vista salutistico) migliore del burro. Altro discorso è dal punto di vista sensoriale. ma qui si entra nella soggettività dei sensi
