In dialetto "quariàri" vuol dire riscaldare, la quarùme è un gran brodo di interiora, che costava poco e scaldava d'inverno.
Il venditore si chiamava appunto "'u quarumàro" e il pentolone che usava "'a quaràra".
E' un piatto per stomaci forti, difficile da rifare per la lunga operazione di pulitura delle budella e stomaci vari, ma è favolosa!
Le stigghiòle di strada( diverse da quelle di casa e da quelle del macellaio) le hai mangiate sotto il cavalcavia della circonvallazione, direzioneME-CT, allo svincolo per Viale delle Scienze...se non siete stati arrotati e non siete stati stroncati dalle stigghiòle in sè, siete palermitani onorari!
Anche queste, che vanno di moda nei buffet rustici di tradizione e nei barbecue, vengono tradotte in "stigliole"
