
Alla fine, la torta, opera di una zia. Ricoperta con terrificante panna vegetale e farcita con una specie di crema al burro però budinosa in strato troppo spesso e troppo dolce...ma il pandispagna!!! Il pandispagna era una magia. Incuriosita ("come mai una capace di usare panna Hoplà è capace di fare un pandispagna così?") ho chiesto alla madre della bambina di chiedere la ricetta a chi l'aveva fatta. E lei "Ah, ma non te la darà mai! Dice che gliel'ha data una pasticcera che l'ha pregata di non divulgarla! Dice che è una ricetta meravigliosa, che a lavorarla sembra panna montata". Al che ho pensato due cose: la prima "Dio vi benedica gennarini, per fortuna esiste anche gente che non ha questa mentalità del cavolo", la seconda "Solita leggenda metropolitana, le basi di pasticceria sono ben codificate e sono -quasi- una scienza esatta". In effetti, a esplicita richiesta, la signora in questione ha detto "Io la dò, però sbagliata!". Sfida all'ok corral...

Domani è il mio compleanno, e stasera ho fatto il pandispagna dell'etoile. Messa la bastardella con dentro uova e zucchero dentro una pentola piena d'acqua portata a ebollizione e spenta, ho mescolato con frusta a mano sinchè l'impasto si è riscaldato, poi mi sono spostata fuori e ho continuato per venti minuti con fruste a fili (elettriche). E...magia magia, è diventata una cosa mostruosamente meravigliosa...ero quasi emozionata. Sono riuscita ad amalgamare la farina senza smontare l'impasto e senza grumi, ho messo in forno pregando di non rovinare tutto con cottura sbagliata e....voilà, questo il risultato. I'm very happy!!


p.s. scusate la lungaggine...sono felice come una bambina...
