
Sapete che con le formature ho sempre fatto a cazzotti, sapete che i tortellini richiedono tempo, pazienza e gesti meccanici che hanno poco a che fare con l'estro e la fantasia (che amo di più), sapete poi che quando faccio un piatto lo faccio tutto mi....ma tra ieri sera e questa mattina qualcosa è cambiato.
Andiamo con ordine:
Ieri sera il primo avvenimento: quasi miracolosamente la piccola Valentina ha fatto il suo primo impasto a mano (ormai anch'io impasto solo a mano....).....

Vederla creare sotto i miei occhi e i miei umili consigli mi ha quasi commosso, oltre che rendermi strafelice...
Questa mattina, poi, ho ripassato bene il metodo di formatura dei tortelli guardandomi il filmato che ci ha mandato Teresa/Gennarino (quello col braccio "peloso", per intenderci), il cui autore/autrice non ricordo.
Ecco a voi...110 tortellini uno dopo l'altro dopo 90 minuti di lavoro


Considerazioni (banali ai più):
La prima: ho capito quanto sia fondamentale partire da un quadrato perfetto per dare forma al singolo tortello; la pasta avanzata si puo' sempre riutilizzare, infatti a sinistra defoto seguente c'è pronta la quantità per un altro piatto, uscita tutta da pasta avanzata; a destra, poi, ci sono dei tortellini più piccoli venuti fuori da quadrati...più piccoli.

La seconda: per sistemare il ripieno il metodo megliore è avere un paio di dita sempre umide.
Scusate le banalità, ma so che mi capite in quanto ci sarete passati pure voi, no?


