Sopraggiungono gli acciacchi, non si è più quelli di una volta, non si è più in grado di “tenere agli stress” e agli impegni di una vita attiva, sempre in prima linea, sempre “sui carboni”, si deve pensare avanti, ad un’alternativa, un’esistenza più pacata, tranquilla, che comunque permetta di far “fruttare” le esperienze maturate fino a questo momento.
A volte basta poco a far maturare la decisione di andare in pensione, basta un acciacco, una piccola crepa e le cose, la visuale, cambiano completamente, questa crepa alla fine è apparsa, prima piccola, quasi invisibile, ma con il tempo è cresciuta, da qui la decisone di cambiare le mansioni, certamente più adatte al nuovo stato.
Come spesso succede ai pensionati anche lei ha pensato di darsi alla coltivazione di un micro orto, nella sua vita ha sempre trattato con i cibi, con le verdure, era l’anello finale di una catena, accompagnava i vegetali nel loro ultimo viaggio verso un ricco piatto.
Ora preferisce vedere le cose con un’ottica diversa, si è votata all’altra sponda, alla cura ed all’accrescimento.
Per utilizzare una pentola simile come contenitore per piante bisogna considerare un aspetto, difficilmente si riusciranno a praticare fori di scolo senza provocare un danno che renda la pentola inutilizzabile.
Ho trovato una soluzione su di un libro che spiegava come i problemi derivati della mancanza del foro scolo nei vasi potevano venire ovviati inserendo nel fondo uno strato di carbone attivo, mischiato alla comune argilla espansa. Più precisamente l’argilla assorbe, incamera e rilascia gradualmente l’acqua, mentre il carbone attivo adsorbe i composti che potrebbero provocare marcescenze nelle radici e nel substrato di coltura.
Il carbone attivo/naturale è di colore nero e si trova principalmente nei negozi di acquaristica o di giardinaggio, dovrebbe assolvere il suo compito fino al prossimo rinvaso, dove dovrà essere sostituito.
Sul fondo della pentola ho fatto due strati con i due materiali.
Poi si è trattato solo di piantare le più comuni piante odorose in normale terriccio universale.
Ho scelto salvia, rosmarino e timo (ci sarebbero anche prezzemolo e basilico in seme, ma ancora non si vedono)
Il risultato finale è simpatico, appagante e……….. utile.
Segnalo questo libro, spiega le tecniche per realizzare quelle belle composizioni di piante racchiuse in contenitori di vetro, che possono essere anche bottiglie damigiane ecc. E' ricco di foto e di idee, bello.
*Giardini nel vetro : come creare splendidi terrarium senza problemi / Pamela Westland. - Milano : Idealibri, 1994. - 96 p.