Eccomi Salutista e scusa il ritardo! ho riletto un paio di libri che ho, quello di Di Carlo (Traduzione in evoluzione) e quello di Omar Busi (Profumi dal forno) ( e se non sbaglio anche quello di Massari ha una buona introduzione ma non ho fatto in tempo a vederla..se qualcuno l'avesse sottomano

).
Per risponderti sul burro, ti riporto quanto dice Di Carlo"
"La materia grassa serve per fare una buona sfoglia e deve essere plastica, estensibile, non facile alle rotture e, nella fase di cottura non deve sciogliersi di colpo bensì lentamente, per consentire fino all’ultimo la funzione che gli è stata preposta (impermeabilità del prodotto). Il burro, come sempre è il capostipite dei grassi per questa lavorazione, dal profilo e sapore unico. Oggi le industrie hanno creato margarine e grassi appositi per la sfogliatura, capaci di facilitare sia la lavorazione che la riuscita del prodotto. Il punto di fusione per un'ottima materia grassa per la sfoglia è 36°-38°)"
Io personalmente uso solo burro. SO che alla metro vendono la margarina da laminazione ma una volta avevo trovato un sito di unì'azienda che vendeva proprio il burro da laminazione (purtroppo solo in scatole con grosse quantità).
Per parlare delle pieghe, volevo riportare prima una piccola introduzione che trovo istruttiva sulla pasta sfoglia (in cui Omar Busi spiega un po' di cose). QUesto è a prescindere dai croissant ma credo che valga la pena saperlo

:
“La pasta sfoglia è una pasta friabile e leggera formata da finissimi strati alternati di uguale spessore di pasta (chiamato pastello) e materia grassa (chiamata panetto). Questa stratificazione si ottiene per comportamento fisico, effettuando dei piegamenti alla pasta dopo averla stesa: questi piegamenti si chiamano giri (giro semplice: piega a 3, giro doppio: piega a 4).Ad ogni serie di giri bisogna dare dei tempi di riposo in frigorifero che permetta la diminuzione dell’elasticità del pastello ed il rassodamento del panetto, evitando la penetrazione della materia grassa tra gli strati della pasta…..A contatto con il calore lo strato di pasta produce vapore ma trova a contrastarlo lo strato impermeabile del burro. Si innesca uno sviluppo a catena verso l’alto (effetto mongolfiera)”
Sul numero di giri, invece riprendo quello che dice DI Carlo:
"il numero dei giri è condizionato dalla quantità di materie grasse impiegate.
Una pasta sfoglia fatta con 1 kg di farina necessita
1) Poco grasso, pochi giri
2) Molto grasso, molti giri
Esempio: 500 g di materia grassa su 1 kg di farina 3 giri doppi
600-700 g di materia grassa su 1 kg di farina 2 giri semplici e 2 giri doppi
800-1000 g di materia grassa su 1 kg di farina 4 giri doppi.
Si procede dando lentamente e in modo regolare i giri. Dipende, comunque sempre dalla qualità della farina e dalla malleabilità del burro, senza dimenticare le temperature di uso di entrambi.
Nello specifico:
1) Pasta con farina debole 30-50 minuti di riposo con conservazione idonea a 4°
2) Pasta con farina forte, 60-120 minuti di conservazione idonea a 4 °"
Sul libro fa una casistica degli errori frequenti (casistica che riporta e amplia nel caso della pasta sfoglia lievitata per questo riporto qui) e come rimediare. Magari poi apriamo un post apposito sulla pasta sfoglia e pasta sfoglia lievitata se vi va!
Quindi Massi, per capire meglio come fare (a parte usare il burro

) perchè non riporti qui la ricetta?
