da mrmr » 17/12/2011, 17:08
Cat, in effetti, la qualità del prodotto finito, parlo per esperienza diretta, è nettamente superiore quando si rispetta la temperatura finale richiesta di un impasto lievitato. Anch'io ho un libro di Giorilli: "Panificando". In tutte le sue ricette è riportata la temperatura finale richiesta di un impasto; c'è anche un paragrafo sulla temperatura dell'impasto, però non so se lo stesso principio vale anche per gli impasti che contengono burro, latte e uova. In ogni modo, Giorilli dice che per un impasto di consistenza morbida, la temperatura è di 25 °C; per gli impasti molli è di circa 27 °C; per gli impasti asciutti è di 23 °C (anche perchè, generalmente, dopo l'impastamento gli impasti asciutti subiscono un'operazione di cilindratura che porta a un ulteriore riscaldamento). Voi sapete come si fa a valutare la consistenza (se morbida, asciutta oppure molle) di un impasto ricco come quello di un panettone? Nell'impasto del pane è la percentuale di acqua (rispetto alla farina) a determinare la sua consistenza, in quello ricco qual è l'ingrediente che la determina (in assenza di acqua)? Speriamo che qualcuno mi illumini!