
L'ho messo subito al lavoro con alcune preparazioni classiche, per saggiarne le potenzialità, sono partito da una cosetta semplice semplice tipo la schiaccina, pasta di pane, un giro di olio, sale e origano.

Poi ovviamente la pizza nella versione “pizzeria”

Bisogna industriarsi un pochino per avere una cottura D.O.C.

Sono passato poi alla focaccia in teglia

Anche in questo caso bisogna impratichirsi con il termostato e con il proprio fornetto altrimenti si rischiano delle sbruciazzature.

Mi è sembrato giusto dedicare uno spazio anche alle verdure……

Grigliate….. con solo un filo di olio, origano e pane grattato

Per ultimi i dolci, una pasta di pane dolce, vagamente simile al panbrioche, riempita di marmellata e pezzettini di burro

Sono cresciuti molto, quindi occhio alla cottura

Ho voluto verificare le temperature in prossimità degli indici numerici del termostato, la regolazione delle temperatura del sistema è piuttosto grossolana, l’inerzia termica notevole, ci sono fluttuazioni termiche non indifferenti ed immagino che da un apparecchio all’altro le variazioni non siano trascurabili. Per quanto riguarda il mio, appoggiando la sonda alla base di pietra refrattaria nel centro del disco ho rilevato:
Pos 1 = 110°C
Pos 2 = 260°C
I 200°C, che sono relativi ad una temperatura classica per la cottura di molti preparati, si raggiungono (più o meno) nella posizione indicata nella foto.

Il mio parere è che il fornetto è utile e divertente, (come dicevo un bel giocone) credo che nell’ottica di acquisto sia importante questa ultima visione della gastronomia, per contro è un sistema molto rigido, poco versatile e non molto controllabile, ideale per la pizza, e per le cotture su refrattaria, molto buone le verdure, ma non andrei molto oltre, cioè usarlo per altro comporta delle fatiche che non si avrebbero con un forno più tradizionale.
Augh, parere personale!
Paolo