anch'io croste di parmigiano arrostite o messe a insaporire un brodo deboluccio.
Lori preciso!
Il biancomangiare della nonna Adele, messo nei piatti piani perchè raffreddasse più in fretta, solo che lei ci "azzeccava" sopra tanti minuscoli pezzettini di cioccolato al latte.
Io sono nata nel '52 e di cose "povere" me ne ricordo un sacco, la "quarume" un brodo denso fatto di tutte le frattaglie della mucca,il panecotto, le uova cotte dentro le patate a spezzatino e quelle strapazzate dentro una montagna di patate fritte, le sfincitelle, che erano solo farina lievitata e poi fritta e condita con zucchero o miele, gli involtini di sarde e lattuga, la pasta al pomodoro avanzata e fritta in padella della domenica sera, l'insalata di limoni, il pane e olio a merenda.
Però sono tutte cose che faccio ancora: la più povera è quella che chiamiamo "pasta col brodo di nonna", cioè solo pasta con la sua acqua di cottura a mo' di brodo e un po' di parmigiano...
Mi ricordo anche le golosità concesse di tanto in tanto: il cono gelato che andava da 5 lire a 100 lire(ma lo compravano solo i pazzi, il cono da 100

), le caramelle di zucchero trasparente, colate dentro anellini di latta, tipo coppapasta da 1,5cm, che l'omino scodellava su un pezzetto di carta oleata e poi riciclava gli anellini(5 lire, 5 pezzi), i crostini zuccherati fatti con le brioscine rafferme, i finti coni, con una meringa colorata al posto del gelato, il triangolino di surrogato di cioccolato, avvolto nella stagnola colorata, tipo formaggino, Lupetto si chiamava...
...... anita...............................
te ne stai seduta sulla punta ricurva della luna, in quieta meditazione... hai tutto il tempo...