Si deve pescare oltre le tre miglia dalla costa e con le reti a maglia quadrata.
Il divieto nasce dalla combinazione tra distanza dalla costa e tecnica di pesca. La regola generale se vogliamo chiamarla così è che non si può pescare tutto quello che è molto piccolo e vive vicino alla costa. Se si vedono pesci troppo piccoli in buona sostanza significherà bracconaggio.
Vi copioincollo quello che ho scritto nell'avvio della nostra campagna "Fatti pescare dalla parte giusta" che vede gennarino.org tra i promotori.
Questo è il link alla pagina dove troverete, oltre al regolamento che anche qui è riportato, un comunicato della Capitaneria di Livorno che spiega molto bene quale è la situazione con l'entrata in vigore delle norme. E ovviamente ne approfitto per diffondere il messaggio della campagna di sensibilizzazione

Le specie a rischio di bracconaggio sono:
Bianchetto: il neonato della sardina è un must della tavola di mare e viene pescato in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia, Abruzzo da strascico, reti a circuizione e sciabica (quindi tutte vietate). Le maglie consentite, anche in questo caso, saranno troppo grandi per la cattura, anche se viene regolamentato il periodo di pesca che quest’anno ha coperto l’arco temporale marzo-maggio.
Calamaretto: si cattura in tutta Italia, prevalentemente a strascico; le nuove maglie quadrate da 40 mm lo risparmieranno.
Cannolicchio: era pescato fino a due giorni fa in Tirreno e Adriatico in modo professionale con le turbosoffianti. La draga penetra per circa 20-25 cm nel fondo del mare vicino alla costa dove sono presenti. Ora bisognerà andare oltre i 600 metri dalla costa per insidiarli.
Cicerello: fa parte delle cosiddette pesche speciali catturato in Liguria, Calabria e Sicilia con la sciabica da natante o con reti a circuizione di maglia molto fine da 3 mm (ora fuori legge).
Latterino: diffuso un po’ ovunque sulle coste italiane, è pescato attivamente in Friuli, Veneto ed Emilia Romagna. Le maglie larghe lo risparmieranno.
Rossetto: si pesca in Liguria, Toscana, Campania, Calabria, Sicilia, Puglia e Abruzzo con la sciabica, con reti a strascico che saranno vietate e a circuizione, le cui maglie pero’ saranno troppo grandi per la cattura. La misura minima non tocca questa specie poiché il limite dei 7 centimetri è la taglia da adulto quindi è pescabile. Per il novellame, infatti, la regola generale è il divieto di pescarlo sotto i 7 centimetri.
Seppie: è sceso in campo per difendere la tradizione addirittura il patron del Cipriani. Infatti le seppie sono pescate soprattutto in Friuli, Veneto, Emilia Romagna a strascico. Ora si deve andare oltre le tre miglia dalla costa.
Telline: Il regolamento “salva tellina” mette al bando i rastrelli automatici che non potranno essere utilizzati così vicino alla costa. Non cambia molto in Adriatico dove i fondali scendono gradatamente. Nel Tirreno le profondità diventano subito importanti.