Le opere a cui facevo riferimento sono ricerche storiche locali frutto di anni di studi condotti a titolo gratuito per pura passione. Se me le scopiazzano senza citare la fonte mi arrabbio (lo ha fatto anche un professore universitario a un convegno cui ero presente e lo sbugiardai pubblicamente). Così come mi sono arrabbiato quando hanno copiato pari pari dei miei articoli apparsi su giornali locali. Mi arrabbio meno quando curo un ufficio stampa e i giornali copiano e incollano i comunicati, semplicemente perché è lo scotto da pagare per la prestazione erogata al committente... In quel caso ciò che mi indigna non è la copia in sé, ma la svogliatezza, se non l'incompetenza e l'incapacità, di quel collega che stava al desk... e tutto sommato al committente fa più comodo che il pezzo esca pari pari piuttosto che venga rielaborato da un incompetente (almeno così può essere considerata comunicazione omoprodotta)
