Poi, l’altro ieri, ZiaPaoletta propone questa brillante variante: la .
In men che non si dica il suo blog è stato tempestato da commenti e osservazioni che inevitabilmente mi hanno coinvolto, motivo per cui non potevo esimermi dal metter in atto l’opera la sera stessa.
Per ogni 100gr di pasta, 60 gr di pecorino, 420 gr di acqua (non salata secondo me, poco salata secondo ZiaPaoletta).
Portare l’acqua a ebolizione, calare la pasta e iniziare a mantecare col pecorino quando manca un minuto alla cottura, sploverandoci sopra il pepe.
Secondo ZiaPaoletta la pasta a fine cottura dovrebbe aver assorbito tutta l’acqua; a me non è successo ma poco importa, basta avere un mestolo a portata di mano.
Ecco il risutlato finale dello ZioPiero:
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Osservazioni:
Colonna suggerisce di spezzare in 3 i bucatini, io – come vedete – ho allungato la pentola!
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L’acqua che mi è avanzata non è stata poca, ma – ripeto – meglio così che doverla aggiungere.
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Considerazioni finali personali:
se riuscite a non far avanzare l'acqua, il metodo di ZiaPaoletta è più semplice e ha il merito di poter utilizzare fino in fondo tutto l'amido rilasciato dalla pasta; il metodo Colonna, invece, vi impegna un po' di più ai formelli, ma ha il pregio di farvi utilizzare esattamente l'acqua che vi serve e tutto l'amido che viene rilasciato, a beneficio della cremosità del condimento.
A voi la prova
