La mia testimonianza sul
macco
Dalle mie parti e come lo faceva mia nonna... perche' ho ancora il ricordo da bambina quando metteva a seccare le fave, e poi su un pezzo di pietra lavica tenuta sulle ginocchia...aiutandosi con un atro pezzo di pietra , toglieva la capocchietta dura... ricordo ancora i colpi di pietra che mi davo sulle dita quando cercavo di imitarla
Lei lo faceva in maniera molto semplice, cosi' come lo fa' mia madre oggi.
In una grande pentola riempita' a meta' d' acqua fredda mette tutto insieme fave, cipolla tagliata finemente, sedano, 2 pomodorini spellati e tritati finemente,sale.
Quindi niente soffritto.
Tutto va cotto per piu' di un ora a famma bassa fin quando le fave si riducono in crema.
Si fa' restringere ma non troppo se devi cuocere dentro la pasta, solitamente a catania la morte sua sono gli spaghetti spezzettati
Ti diro' di piu'.. e Sica potra' dare conferma... un piatto che trovi spesso nelle trattorie catanesi e' il macco fritto!
La pasta con il macco avanzata si mette in un piatto piano e si fa' raffreddare in frigo, la sera si taglia a fette e si frigge in una padella con un po' d'olio...
e' qualcosa d'indescrivibile!
Per quanto riguarda le fave fresche mia madre le fa' in bianco con il finocchietto, sono buonissime!!
mai fatte io in casa perche' tutte le volte che le prepara mi manda il fagotto!