C'è una tendenza sempre più diffusa nel preferire vini in cui il richiamo al frutto è sempre più forte ed evidente.
I processi di invecchiamento tendono a sviluppare aromi terziari e processi ossidativi che tolgono integrità (novità e pulizia) al vino. Una volta questi fenomeni che comportavano uno sviluppo di aromi terziari (il famoso bouquet, le lacche, ecc.), un ammorbidimento dei tannini (in base a processi di polimerazione e combinazione dei tannini con altri elementi costitutivi del vino), il viraggio verso colorazioni mattoni e aranciate erano molto apprezzati. Oggiu meno. Si cerca di più l'integrità (non tutti per la verità la pensano così. Secondo me Sica ha altre idee).
Se capisco hai assaggiato dei vini integri ma disequilibrati (con prevalenza dell'acidità, dell'amaro e delle sensazioni di astringenza), poco rotondi e morbidi.
I grandi vini sono però quelli in cui l'integrità si sposa con l'equilibrio e la consistenza (so' Maroniano lo so). Sono vini rari da trovare (anche in Francia, o soprattutto in Francia)
(e mo' apriti cielo..

)