Ragazzi vi parlo da ristoratore propenso per la sperimentazione...
Il mio credo gastronomico si basa su questi tre punti:
- Assoluta qualità delle materie prime
- Tecnica che deve essere al servizio della materia e mai al contrario....
- Uso di tecniche di cottura sofisticate ma non di sofisticazioni alimentari...
Di certo non amo la cucina di Adrià, ma apprezzo la sua filosofia di fondo: apertura mentale su nuove frontiere della cucina.
La cucina è chimica, ed il vero GENIO risiede nel creare prodotti gastronomici senza l'aiuto di agenti chimici in genere (alginati, lecitina, miglioratori alimentari, ecc...)
Un esempio interessante e positivo della cucina di nuova sperimentazione:
Sul blog di Dario Bressanini è pubblicata una muosse di fondente montata ad acqua. Tale mousse si monta grazie alla percentuale dei grassi (pari o superiore al 34% grazie al burro di cacao presente nel fondente)
Per rendere semplice in concetto, il processo di emulsione è lo stesso della panna, ovvero la stessa monta per il semplice fatto che l'aria viene "imprigionata" dai grassi emulsionati.
Ecco, un ottimo esempio di cucina "molecolare"....
Per citare un esempio negativo (a mio personalissimo parere) la sferificazione è un artificio che mai farei, poiché non ha senso... almeno secondo il mio credo.
Partiamo da un concetto fondamentale: noi italiani abbiamo l'immensa fortuna di avere MATERIE PRIME di livello impareggiabile, ed una varietà gastronomica unica al mondo.
A questo punto? perche mortificare la gastronomia (e materie prime) con artifici che lasceranno il tempo che trovano?
Signori miei, la cucina italiana è la migliore cucina del mondo, e lo dimostrano i fatti.
lasciamo agli chef che non hanno la fortuna di operare in Italia il frustrante compito di colmare il gap creativo e gustativo con forvianti sofisticazioni che prima o poi partoriscono incedenti di percorso (leggi The Fat Duck)
