rinfrescarlo almeno 4 volte di seguito (finchè non quatruplica in 3 ore) e poi seccarlo (con lo stesso peso di farina).
Poi a distanza di giorni vorrei far rinvenire la polvere nell'acqua.. facendo una specie di polish liquido un po' come fa Maritè e provare a misurare l'acidità per vedere se questa polvere conservata in frigo muta con la stessa velocità del lievito mantenuto normalmente in frigo.
Vorrei poi provare a congelare il lievito secco (che dovrebbe rimanere fruibile diviso) per vedere in quanto tempo riattivato in acqua e rinfrescato, riprende la sua forza naturale.
Ho comprato le cartine di tornasole, mi hanno detto che ce ne sono di due tipi una per i misurare l'acidità urinaria e una universale.. ho preso queste ultime: hanno la scala da 0 a 14..
Ho letto qui che si deve diluire la pasta madre con acqua distillata quale? quella che si compra in farmacia? partendo dallo stesso peso di madre secca e di acqua distillata dovrei riuscire a controllare la diversità di PH, credo sia importante anche farlo con la stessa distanza temporale dal rinfresco.. è giusto?
HELP!

Silvia
p.s.: non voglio impazzire vorrei solo trovare un modo pratico per conservare il lievito anche in momenti più critici della vita quotidiana, senza dover rinunciare ad utilizzarlo ogni tanto..