Cucinare mi deprime

[Beginner]

perché sono alla ricerca della perfezione. Mi creo aspettative che vengono puntualmente deluse.
Poi mi passa, ma lì per lì mi va via la voglia di cucinare.

Succede a qualcun altro?

[Dony]

Ho dei momenti in cui cucinare proprio non mi va, ma se qualche ricetta non mi riesce mi intestardisco e continuo a riprovare fino a raggiungere l'obiettivo
Buon anno

[robychi]

Ma neanche per sogno la depressione per la cucina. Ci sono cose molto più importanti.
E poi pazienza se qualcosa non riesce. Chissene...

[elena.spa]

Forse ti poni degli obiettivi troppo grandi ?
Io, per esempio, lo so che certe ricette troppo complicate è bene che le lasci stare (soprattutto quelle che richiedono 4 o 5 fasi di preparazione), oppure le decorazioni artistiche delle torte...diciamo che ho imparato a conoscere i miei limiti

[Cat]

Non ci penso nemmeno a deprimermi per la cucina, al massimo ci sono giorni in cui non mi va tanto di cucinare e in quel caso mi limito a preparazioni veloci.
Se per te la cucina è solo un hobby e per te in un hobby il raggiungimento della perfezione è essenziale, allora ti direi di cambiare hobby, a meno che i tuoi scarsi risultati non siano dovuti solo a mancanza di pratica ed esperienza. Se invece pensi che perseverando riusciresti a ottenere i risultati a cui ambisci, allora per me dovresti insistere e non buttare la spugna. Insomma, come dice Elena, solo tu puoi conoscere i tuoi limiti

[tavernadei7peccati]

ah, no! depressione, no! io cucino per allegria, mi devo divertire...allora mi cimento solo nelle cose che mi attirano in partenza, metto in conto l'insuccesso, se devo buttare, butto...una volta Piero mi suggerì di sperimentare diminuendo tutte le dosi in ragione di 1 uovo(laddove possibile), così da non sprecare in caso di insuccesso. Ma se capita, non mi avvilisco...già mi deprimo al lavoro...

[InnovIdea]

Che cosa intendi per "ricerca della perfezione"? Quali sono le "aspettative che vengono puntualmente deluse"?
Quando cucino per sperimentare e creare, divido la mia attività in tre fasi: creazione del piatto, ricerca delle soluzioni tecniche e realizzazione. Devo dire che le prime due sono così esaltanti che anche se il piatto non esce benissimo, non mi avvilisco, ma cerco di apportare i correttivi per una nuova sperimentazione.
Da qualche tempo mi sto dedicando a riprodurre piatti di grandi chef che richiedono nuemerose preparazioni e l'uso di ingredienti molto particolar; in questi casi mi è capitato di rimanre fortemente deluso dalle aspettative che la foto della ricetta aveva creato in me. Ad esempio ultimamente ho fatto una ricetta di Moreno Cedroni che mi ha fortemente deluso, sai perchè? Perchè ho scoperto che il sedano rapa proprio non mi piace.

[zuppa]

Piuttosto mi inc... Quando sbaglio qualcosa e devo buttare del cibo, mi taglio stupidamente, o mi cade qualcosa. Allora bestemmio per bene, o magari insulto oggetti o cibi, magari me stesso. Tanto per non tenersi dentro la rabbia, ma anche se volessi tenermela non ce la farei, cucinerei il mio fegato. L'importante é che poi torni tutto come prima, diversamente non puo essere. Cucino ogni giorni e se non lo fo non si mangia.

[TeresaDeMasi]

Ma perche' ti deprime? se ti piace, non dovrebbe accaderti. Se non ti piace, beh, ci sono tante cose da fare nella vita...

[Dile]

provare provare provare provareprovareprovareprovareprovare Come diceva Amanda Sandrelli in "Non ci resta che piangere". Sempre se si pensa che ne valga la pena, logico

[eileen]

se qualcosa non mi riesce, più che deprimermi, mi intestardisco e lo provo finchè non viene meglio, con buona pace di chi poi se lo mangia.
ecco, semmai mi deprimo quando nessuno mangia ciò che cucino e si finisce col dover buttare via il cibo (reato! peccato mortale!), perchè è rimasto lì dei giorni.

[Beginner]

mi deprimo sul momento, poi mi passa e mi torna la voglia di migliorare.
Mi deprimo perchè non ottengo i risultati che vorrei. Sono un perfezionista, purtroppo. Vedo una ricetta che mi piace e inizio ad illudermi di farla perfetta. Ovviamente la realtà è diversa.
Mi ricordo la prima volta che mi avvicinai alla cucina, due anni fa. Volevo fare il pesto, non l'avevo mai fatto. Così mi misi a leggere un sacco di roba sul pesto, tipo il blog di Bressanini etc. Per fare un po' di pasta con il pesto ci misi due ore, senza contare tutto il tempo passato a leggere del pesto su internet. Alla fine il risultato mi depresse e pensai che la cucina non faceva per me, troppo lavoro per ottenere un risultato insufficiente. Poi mi passa e mi torna la voglia di fare meglio.
Cucinare mi piace.

Questo thread l'ho scritto dopo che avevo provato a fare il filetto alla Wellington di Ramsey e un profitterol.
Il filetto alla Wellington mi ha deluso, nonostante l'abbia fatto come diceva Ramsey. Avevo aspettative troppo alte, forse dettate dal nome...filetto alla Wellington...sembrava un nome così bello. Invece il filetto era meglio farlo alla piastra.
Quanto al profitterol è il mio dolce preferito, ho in testa l'idea perfetta di profitterol, l'ideale platonico del profitterol con il bignè che si scioglie in bocca, la crema consistente, la copertura al cioccolato che si mescola con la crema e la panna..poi nella realtà i bignè erano un po' troppo duri, la crema chantilly sapeva di poco e non era consistente, la copertura al cioccolato, nonostante fosse lucida, non mi ha soddisfatto.
Però ci riproverò, voglio fare il profitterol come dico io.
Sono un rompicoglioni, lo so. Ma lo sono soprattutto verso di me. Voi poi non mi frequentate, perciò non avete problemi di sorta.

[Adriano]