su richiesta della mia “dolce metà” sostenitore e discepolo della dieta “a zona” dove è permesso il pane solo integrale, mi sono cimentata nella realizzazione del pane appunto integrale.
Ho comprato la farina integrale di grano tenero macinata con molino a pietra da agricoltura biologica…il top dell’integrale senza traccia di crusca e sono andata avanti così
1 kg di farina integrale
100 g di farina “0”
circa 500/600 di acqua (sono andata un pò ad occhio guardando l’impasto)
10 g di lievito di birra
1 cucchiaino di malto d’orzo
2 cucchiai di olio
20 g di sale
Ho lavorato con il Ken l’impasto per quasi 20 minuti interrompendo, girando l’impasto, ecc…
Ho quindi passato l’impasto sul tavolo infarinato, continuato a lavorare e messo a lievitare coperto nel forno a circa 27°; dopo circa un’ora l’impasto era raddoppiato l’ho versato sul tavolo infarinato e iniziato il folding procedendo come le foto del sito, ho porzionato, ho messo in forma e messo a lievitare dentro un bustone di plastica in luogo tiepido.
Trascorso il tempo ho infornato su pietra refrattaria ed ecco il risultato
mie osservazioni:
Il pane integrale che compro non è un pane dalla grande alveolatura e sicuramente più compatto ripsetto al pane di farina di semola o altro, al gusto è buono, si sente bene il gusto del pane integrale, mordido, anche nella crosta.
Adesso a voi miei “maestri” le vostre osservazioni...che ne pensate??? C’è qualcosa che non va? Doveva essere più alto?
Insomma…parliamone.....anzi aiutatemi....