Così, in un nuvoloso venerdì mattina milanese ha iniziato a farsi strada l’idea di una meringata con crema di pistacchio perché ci voleva la scusa buona per aprire quel barattolo dall’aspetto così invitante.
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Ieri pomeriggio ho preparato prima la meringa con ricetta Etoile, correggendo le dosi:
200 g di albumi
200 + 200 g di zucchero
un pizzico di cremortartaro
Ho montato gli albumi con i primi 200 g di zucchero e il cremortartaro, una volta montati ho aggiunto i restanti 200 g ed ho continuato a montare.
In forno a 80°C, ventilato, per tre ore.
Poi ho fatto il parfait al pistacchio con ricetta di Santin:
100 g di latte
100 g di zucchero
4 tuorli
300 g di panna
100 g di pasta di pistacchio
Mentre i tuorli montavano con lo zucchero ho fatto bollire il latte, versato poi a filo mentre continuava a montare. Messo sul fuoco ho fatto addensare bene (Santin dice di cuocere fino al primo accenno di bollore, trattandosi di crema inglese mi sono fermata prima per evitare l’effetto tuorlo sodo). Ho fatto raffreddare, aggiunto la crema di pistacchi (ho rinforzato poi con altri due cucchiaini colmi) e unito la panna montata. Ho versato in due stampi rivestiti con pellicola per alimenti e messo in congelatore.
Oggi pomeriggio ho assemblato due meringate. La prima con un disco di parfait tra due dischi di meringa, rivestita con altra panna montata tirata liscia e decorata con meringhette e granella di pistacchio. L’altra, che ho regalato, con un disco di parfait sopra ad un disco di meringa, panna montata non lisciata e stessa decorazione.
Secondo me i dischi di meringa erano troppo spessi, ma a chi l’ha assaggiata è piaciuta assai.
La cosa che è piaciuta di più a me è il parfait di pistacchio: grazie Carlo e grazie Paola, la pasta di pistacchio è strepitosa.
