Quindi per prima cosa ho preparato un ragù, aggiungendo anche un paio di tracchie di maiale.
Nel ragù ho cotto del riso Arborio, come se fosse un risotto, alternando per la cottura mestolate di ragù e di brodo

Quando il riso era ben al dente ho spento il fuoco ed ho aggiunto del parmigiano

Poi l’ho lasciato raffreddare un po’, nel frattempo ho preparato il ripieno

fiordilatte

la carne del ragù sfilacciata

polpettine fritte ammorbidite con qualche cuchiaiata di ragù

pisellini rosolati con la cipollina

fegatini di pollo rosolati e sfumati col vino e tagliuzzati

quando il riso s’è intiepidito ho aggiunto delle uova sbattute

col riso ho rivestito uno stampo troncoconico

e ho riempito col ripieno, annaffiato abbondantemente di ragù e parmigiano

“tappato” col riso, pangrattato e in forno.

al taglio si presentava così
Il punto è che è venuto molto secco, come se il riso avesse assorbito tutto l’umido.
Ho paura di aver sbagliato riso, credo che l’arborio non vada bene. Mia madre lo faceva con la stessa ricetta, ma a lei veniva morbido, succoso, col riso ben sgranato, ma compatto, non so come spiegarmi. Certamente non usava l’arborio, a Napoli non c’è una grande cultura in fatto di riso, a casa mia si usava il riso ribe per fare qualunque cosa, che ne pansate?