Ieri, primo maggio, le barche non sono uscite in segno di festa. Ma qualche crumiro c'è sempre ed oggi, in pescheria (domenica mattina aperte!


L'ho fatto così:
Ho rotto un uovo, l'ho mescolato brevemente, ci ho rimestato dentro il novellame (saranno stati 250 gr.) e ho aggiunto qualche foglia di prezzemolo tritato fine. Niente sale!
In una padella ho portato in temperatura dell'olio EVO e, deponendolo con un cucchiaio, vi ho fritto, fino ad indorarle, delle polpettine di novellame. Le abbiamo consumate caldissime!
Quanto alla domanda iniziale: stranamente quello di sardina è il migliore, l'alice, sin da piccola, ha una punta di amaro nell'intestino che l'altro non ha. Ma se il prodotto è freschissimo non ci se ne accorge nemmeno!
E come fare per riconoscerlo?
Quello di sardina è più chiaro (tant'é che in altre parti d'Italia li chiamano bianchetti...); quello di alice è grigio scuro e molto più vischioso dell'altro.
Ah! per i frequentatori di pescherie catanesi (Kalypso?) non è necessario ma agli altri piacerà sapere che qui si chiama "mucco".
O non ve ne frega niente?
