Eccomi qui a raccontare le mie prove di Eclair…ben 3 in due gg…
Sono partita dalla ricetta di Iginio Massari. nella ricetta denominata bignè-eclair indica un 10% in meno di uova per fare gli eclair e non specifica la farina da usare (la forza) così ho provato a tagliare la 00 con una w260 perché cmq il glutine è necessario. Mettendo meno uova il composto risultava più rigido del normale quando si fanno i bignè, però siccome sembra che la consistenza debba essere superiore per mantenere la forma ho pensato, ok…facciamoli così. La cottura è stata fatta a 180/190 per 7min poi aperto la porta del forno per far uscire il vapore e lasciati un totale di 30min.
1)non sono cresciuti molto
2)non erano molto cavi
ariprovo. uso totalmente 00, aumento le uova (sono più di quelle indicate inizialmente in ricetta, quindi non solo non tolgo il 10% ma aumento pure in un buon 20%) impasto più morbido ma non eccessivamente. Riformo cuocio come sopra si gonfiano bene (non tutti…e li altro dubbio sul perché) ma all'apertura sono ancora umidi e panosi.
Preciso che nel libro si parla di una cottura del polentino a 92/96 gradi, io non ci sono arrivata (prima volta 75° seconda 82°) ma questo ha fatto si che l'impasto prendesse/necessitasse più liquidi (uova) di quanti ne ho inseriti.
comunque di seguito le foto dei due esiti:
Primo:

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a sn cotto su teglia con carta da forno (in ricetta dice carta da cottura) si è afflosciato miseramente. a destra cotti su carta teflonata.
Secondo:

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alcuni gonfi altri meno

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ma restano panosi.
Postando su un gruppo la mia domanda sul perché questi risultati mi è stato detto quanto segue:
"Se non si svuotano ci sono varie cause, le più imputate sono roux non ben gelatinizzata pochi liquidi nella ricetta.
Nel primo caso prolungare la cottura nel secondo aggiungere più uova. La quantità di uova dipende dalla farina che usi e da quanto asciughi il polentino , quindi la quantità e indicativa. A mio avviso dalle foto direi mancanza di liquidi su ricetta grassa. Te lo dimostra la crosta spessa e i filamenti interni. Cuoco bene e aggiungi più uova l'impasto deve essere una crema sostenuta che forma un triangolo quando la sollevi con un mestolo come il maestro Fabbri insegna."3° prova. Ricetta di Christoph Adam. Ho messo più uova, il composto ha fatto il triangolo e si richiudeva lentamente su se stesso una volta passato il dito in mezzo.Cottura a 260° per 10 min poi apertura forno per far uscire vapore abbassare e cuocere fino a 30/40 min…
erano bellissimi, gonfi eleganti...ma…c'è un ma….la mia stupidità ha fatto si che implodessero…siccome ho aperto troppo (TROPPO!!) il forno si sono abbassati di colpo ed essendo umidi si sono riappiccicati.
ecco lo stesso eclair in tre sezioni:

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non mi fermerò qui…questo we si riprova…anche perché ho trovato un video di Fabrizio Fiorani…un bravissimo pasticciere… (questo il link del video ) e scopro che la pate a choux può venir congelata…ed il risultato è anche migliore…
di seguito la spiegazione che il maestro Fiorani ha dato nel mio post su fb aperto dopo che ho visto il suo superlativo video:
Dopo aver preparato una patê a chuox nel modo tradizionale procedo in due maniere:
Per chuox rotondi,congelo la patê a chuox in semisfere di silicone;sformo e cuocio da congelato su tappetino in silicone microforato,in forno a convenzione inizialmente a 200°C per 10min quindi termino la cottura a 175ºC(naturalmente le condizioni di cottura sn molto variabili!).
Per le eclaire invece, con una bocchetta specifica,stendo la patê a chuox per la lunghezza della placca quindi congelo e taglio della misura di cui ho bisogno.
Poi procedo nella cottura come in precedenza adeguando i tempi!
Il congelare la patê a chuox mi dà risultati più soddisfacenti in termini di sviluppo,omogeneità e praticità di conservazione.
Nel caso specifico ho dovuto tagliare anche i bordi dell'eclaire al fine di ottenere un prodotto che da cotto entrasse perfettamente nello stampo!! mi rimane il dubbio sulla forza della farina e sulla cottura del polentoni…intanto riprovo sabato
ah io ho usato una bocchetta da 14, ed ho capito che per formarli non bisogna stare attaccati alla placca praticamente l'impasto deve "appoggiarsi"su essa
alla prossima.
Arianna