Ciao a tutti,
come sempre sono in ritardo e chiedo venia ma non sarei mancata a questo appuntamento, condivido questa esperienza con voi prima di passare ad una nuova ricetta per il panettone.
Questa settimana ho realizzato il panettone seguendo la ricetta di Teresa che trovate di seguito:
http://www.scattigolosi.com/2013/11/il- ... =BP_recentsi tratta di un esperimento per testare anche la resa di una farina che uso per il pane, mi dispiace non avere le fotografie di tutti i passaggi ma non mi è stato fisicamente possibile farle.
Il mio lievito madre nasce con questa farina di grano solina tipo "0" del mulino Poggi e, rinfrescata con la stessa, che non ha la scheda tecnica ma una buona componente di glutine, presumo non sia superiore a W280; capacità di assorbimento alta che ha conferito morbidezza all'impasto;, questa farina non è adatta per massa lavorata superiore a 500 grammi (nel caso del panettone) per questo ho realizzato due panettoni con due modalità di lievitazione;
non ho impacchettato il lievito madre e non ho l'abitudine di fare rinfreschi prima di adoperarlo, lo aggiungo "puro";
la prima difficoltà è stata quella di mantenere una temperatura costatante di 28° durante la lievitazione, sono ricorsa al forno a microonde:
- 1° ho scaldato una ciotola d'acqua che poi ho rimosso spegnendo il forno
- ho inserito il termometro e richiuso lo sportello aspettando che registrasse la temperatura
- quando è scesa a 28° ho messo nel forno a microonde spento, la ciotola con la massa a lievitare
2° un altro sistema (quello vecchio ma sempre valido) che ho adottato, è quello di creare una "tenda" con la coperta e sotto, la massa a lievitare con pentolino di acqua bollente; i due sistemi hanno dato lo stesso risultato con tempi differenti, il primo è stato più lungo di circa 40 minuti. L'incordatura è stata quasi immediata.
altre modifiche rispetto alla ricetta di Teresa:
- burro e tuorli li ho mescolati insieme prima di unirli all'impasto a piccole dosi, lasciando che l'impastatrice lavorasse (sempre) alla minima velocità;
- la pirlatura l'ho eseguita facendo per tre volte una piaga semplice e poi con le mani a coppa intorno all'impasto l'ho trascinato sul ripiano un paio di volte;
- per la scarpatura (taglio a croce) ho inciso con lametta per tre millimetri di profondità e ho posizionato sopra la croce una noce abbondante di burro,
senza sollevare i lembi;
- ho rispettato i tempi e le modalità di cottura in forno statico come indica la ricetta, ma la cottura che preferisco per i dolci è a temperatura costante, in forno statico a 170° per un tempo più lungo e per i panettoni da 500 grammi occorrono 45 minuti.
Considerazioni:
- il profumo della farina prevale sugli altri ingredienti quindi dovrò optare per un preparato di canditi frullati con altri aromi;
- saporito e soffice ma la cottura a quella temperatura non la trovo adatta perché secca e scurisce troppo la superfice;
- ho usato due stampi differenti per panettone, uno classico ma sottile, l'altro invece più spesso con le pareti interne ondulate che a mio avviso permettono all'aria calda di penetrate meglio ed è stato il primo panettone ad essere divorato, quella che pubblico e del panettone che forse è riuscito "meno meglio".

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