
Molto apprezzato da chi ama il connubio whisky-cioccolato e i dolci cremosi. L'ho fatto in marzo, in tripla dose e ne ho congelati due: ieri mi serviva spazio in freezer e ne ho tirato fuori uno: non è un dolce molto estivo, ma in questi giorni qui fa freschino

è una ricetta di Julia Child, una volta letto su un sito, ho ritrovato in moltissimi altri siti: io l'ho letta qui
e gli ingredienti sono sempre gli stessi, con l'unica variante dell'aggiunta di un cucchiaio e mezzo di farina (che io non ho messo).
è un dolce cremoso, sotto una crosticina croccantina, da mangiare in porzioni ridotte, perchè sazia molto, che impasta la bocca lasciandola nera di cioccolato...da qui il nome

Ingredienti:
340 gr. cioccolato fondente tritato (io ho usato un 70%)
225 gr. di burro, tagliato in 10 pezzi
120 ml di bourbon (io ho usato whisky)
5 uova grandi a temperatura ambiente
285 gr. di zucchero semolato
Una tortiera da 22 cm di diametro imburrata e rivestita di carta da forno, adatta per la cottura a bagnomaria
Acqua calda per la cottura a bagnomaria
Accendere il forno a 180°.
In un pentolino cuocere zucchero e bourbon, mescolando per sciogliere lo zucchero e portare a bollore; versare poi in una ciotola contenente il cioccolato fondente tritato, mescolare bene per sciogliere il cioccolato, poi aggiungere il burro, un pezzetto alla volta, mescolando bene per incorporarlo bene prima di aggiungere il pezzetto successivo. Con lo stesso metodo aggiungere le uova, una alla volta.
Versare nella tortiera, poi mettere la tortiera in una teglia e poggiare quest'ultima sulla placca/griglia del forno; quindi versare l'acqua calda nella teglia, fino a metà altezza della tortiera.
Cuocere in forno per 30 minuti esatti, quindi estrarre la tortiera dal bagnomaria. Coprire la tortiera con un pezzo di carta da forno, appoggiare un piatto e rovesciare la torta; togliere la carta da forno dal fondo e dalle pareti della torta, poi coprire con un piatto, rovesciare di nuovo la torta e togliere il pezzo di carta da forno con cui ci siamo aiutati per il primo rovesciamento.
Ora, c'è scritto di servire la torta tiepida o a temperatura ambiente, magari con panna montata non zuccherata. Tutti l'hanno preferita fredda di frigo il giorno dopo, perchè servita poco dopo fatta, da tiepida, si sentiva troppo l'alcool. è comunque un dolce ad alto tenore alcolico.
In freezer si conserva bene e resta identica, ma si perde la crosticina croccante. Non indurisce eccessivamente congelandola, ed è pronta da mangiare dopo una mezz'oretta a temperatura ambiente.
La foto è bieca, e la torta incidentata, perchè, non volendo ripetere il teatrino del doppio rovesciamento, l'ho estratta dallo stampo sollevando i lembi della carta da forno e si è irrimediabilmente piegata nel mezzo.
