I cachi sono nobili anche per questo aspetto, fanno vero colore, hanno bella forma, giuste dimensioni, tenue sapore, dolce fragranza, piacevole differenza di struttura delle varie parti sul palato, è un frutto che ha pazienza, si può permettere di aspettare che la stagione avanzi senza timore, con questo spirito deve essere mangiato, con calma, per gradi, prima con gli occhi e solo a piccole dosi, altrimenti si rischia di perderlo, sia nel sapore, che nella struttura.
Il modo migliore per gustare un caco è proprio così, fresco e crudo, venendo dal freddo, la cottura lo cambia parecchio, farne marmellata stravolge un po’ tutte le sue caratteristiche, però è questo amore nei suoi confronti che porta ad intestardirsi nel tentare di variare quello che è il modo più semplice ed immediato di mangiarlo…una lavata e via.
Da un po’ di tempo, deliziandomi di un caco e contemplando tutte le sue particolarità, pensavo se non si potesse inserirlo in qualche preparazione dolce senza cambiarne troppo la natura, sapete bene come funzionano queste cose, si ha in mano un ingrediente e chissà come mai nella mente fa capolino insistentemente un altro, e magari quest’ultimo ne richiama un altro ancora.
Da qualche tempo continuavo ad associare i cachi alla ricotta e la ricotta a sua volta mi richiamava il cacao, abbinamento quest’ultimo, che ho considerato solo di rado.
Si fa una crostata? Semplice o aromatizzata? No, niente aromi aggiuntivi, non saprei quale altra fragranza abbinare che non rischi di soffocare il gusto delicato di un caco. E la frolla? Frolla classica? Al cacao?...Al cacao ovviamente, è la ricotta che lo chiede!!
Ho pensato di utilizzare le proporzioni “ricotta-zucchero-uova” del ripieno della pastiera napoletana, amalgamando il tutto con polpa di caco e mezzo caco vaniglia a pezzetti (giusto per non farci mancare nessuna possibilità),.
Possiamo considerarla una prima versione base, giusto per provare se la cosa sia poi proponibile, poi si potrebbe affinare secondo gusto personale.
Quindi si può partire da una frolla al cacao semplice, veloce e lievemente morbida, io in genere non ho delle dosi fisse, però le proporzioni potrebbero essere queste: 100g di burro, 70g di zucchero. 100g di farina 00, 50g di cacao 60g di fecola ed un uovo, (credo ci vorrà ancora un po’ di farina).
Mentre la frolla riposa in frigorifero, si frullano 250g di ricotta con 150g di zucchero, si aggiungono 2 uova e la polpa di due piccoli cachi, continuando a far girare i frullini.
Il tocco che ritengo interessante è quello di aggiungere mezzo caco vaniglia (piuttosto grosso), a dadini per via della sua polpa consistente che non si perderà durante la cottura.

L’altra metà si può tenere per la guarnizione.


Si tratta poi solo di mettere tutto insieme e cuocere in forno per circa un’oretta.


Fatta in questo modo semplice è una torta dal sapore molto delicato.
Il caco, come suo solito, fornisce colore, dolcezza, consistenza e come tutti i timidi, solo un tenue sentore della sua presenza.
Paolo