alla presentazione del cavoletto-libro la dolcissima Smpiu mi ha portato un pezzettino della sua pasta madre.ho sempre trovato affascinante il mondo della pasta madre, ma l'ho osservato da un angolino, conscia che prima dovevo farne di strada per poterci capire qualcosa. così quando me la sono ritrovata tra le mani sono entrata in crisi

Silvia mi ha detto "devi rinfrescarla con pari peso di manitoba e meno di metà peso di acqua, fino ad avere un impasto di questa consistenza (ovvero morbido, ma sodo)". più semplice di così!
torno a casa, peso la mia pm (circa 50 g), aggiungo circa 50 g di farina manitoba e 25 ml di acqua. e qui mi rendo conto che non so esattamente cosa vuol dire rinfrescare

devo impastare il panetto come se lavorassi un lievitato? o devo lasciarlo nella ciotola aspettando che da solo mangi la farina e l'acqua??!!!
propendo per la prima opzione, impasto, e mi ritrovo con una pallina morbidina ma soda.
decido che mi sta bene, la metto in un contenitore di plastica (errore) con coperchio, e la ripongo in frigo.
ieri la lascio da sola, e stasera decido di rinfrescarla di nuovo. tiro fuori il contenitore e mi accorgo che non è cresciuta tanto. la tasto, e vedo che la superficie si è un pò indurita-seccata. decido di procedere lo stesso al rinfresco.
al momento di impastare però la pm è troppo secca, non riesce ad assorbire tutta la farina con quella poca acqua. quando mi rendo conto che devo scegliere tra aggiungere altra acqua, o diminuire la farina, scelgo la seconda. lavoro la pm fino ad avere un impasto nuovamente morbido, e lo rimetto nel contenitore, e in frigo.
ho fatto un danno, vero? ho rovinato la mia giovane pm? lo sapevo che non sarei stata capace

ora che faccio? la tiro fuori dal frigo? la lascio lì? la metto in un contenitore di vetro?

