ne avevo sentito parlare, ma sono tipiche dei paesi intorno a Palermo, Borgetto e Montelepre e tu sai che, qui, un quartiere di distanza fa la differenza
ho cercato la ricetta e ho visto che sono fritte in olio, mentre le nostre sono fritte nello strutto.
Inoltre le nostre sono ripiene dentro e ricoperte fuori, mentre quelle di prescia sono spalmate solo fuori.
Pare che di queste ultime esista anche la versione ricoperta di miele e mandorle tostate.
In quelle di prescia c'è il latte nell'impasto, nelle nostre, l'acqua.
Inoltre la corretta cottura delle nostre è complessa e avviene in due tempi, con la mazzoliatura, che serve a formare due caverne laterali, da riempire di crema e un solco centrale, occultato poi dalla crema a copertura.
Anche il termine "prescia" che dovrebbe voler dire "fretta", da noi non si usa, noi diciamo "premura"...
Quelle di cui parla Robychi sono le sfincitelle, fatte con sola acqua, farina e lievito e poi ricoperte di miele(non mandorle) o di zucchero e cannella, precedentemente "pistati" nel "murtàru".
Sono frittelline povere, usate per arricchire l'offerta di dolci nel periodo natalizio/pasquale, nelle famiglie meno abbienti.
Farle bene non è scontato, perchè devono riuscire delle palline ben gonfie.
Mia nonna ne riempiva alcune con crema di ricotta, ma nulla a che vedere con le "sfincie" fatte con l'uovo.
...... anita...............................
te ne stai seduta sulla punta ricurva della luna, in quieta meditazione... hai tutto il tempo...