siccome nelle case dei gennarini son tutti cuochi, in fase di realizzazione ognuno diceva la sua, si è discusso e studiato per questo prato...
Dalle corpose ricerche fatte da Cinzietta tutti i prati erano di pdz, lisci e levigati come campi da golf.
Sicuramente più eleganti del nostro prato brullo e accidentato, ma siccome, contrariamente a quel che si pensa dei siciliani, che fanno dolci dolcissimi, qui la pdz come copertura non è molto gradita, abbiamo optato per il pistacchio tritato, effetto "terreno brullo dell'assolata Sicilia".
Il tappo di sughero ricoperto di pdz voleva simulare una balla di fieno, che di sola pdz mi si affossava al centro

Gli alberi erano "impalati" da uno stecco di legno infilato nel tronco(sorvolo su doppi sensi e battutacce in fase di lavorazione), che fuoriusciva sia sotto, per piantarlo nella torta, che sopra, per saldarci la chioma, fatta con 2 strati di pdz.
Del resto, era la torta di Vlad, l'impalatore...abbiamo impalato di tutto con Cinzietta: codine di maiali che non volevano stare sui culetti, cornini di mucca, occhietti di rana e via discorrendo...òps, impalando

Alla fine, per autoassolvermi mi sono detta che, se la decorazione della torta somiglia un po' a chi la fa, non posso pretendere che la mia sia levigata e soave, ma piuttosto affollata e disordinata, tipo me

a voi mando un bacio, perchè avete capito il messaggio dell'artista


