Treccia ripiena

[tavernadei7peccati]

[TeresaDeMasi]

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[tavernadei7peccati]

A pag. 1 ho aggiunto in rosso alcune modifiche che migliorano questo impasto, rendendolo più soffice e leggero.

[Smpiu]

devo leggere attentamente.. ora sono troppo stanca.. ma si possono fare monoporzioni da congelare e tirare fuori senza riscaldare???

[tavernadei7peccati]

Silvia, a Palermo si usa proprio per i "pezzi" monoporzione e per quelli mignon.
Cinzietta, che l'ha fatto spesso, consiglia di congelare dopo cotti, ma di ripassare appena in forno, per fare ammorbidire lo strutto.( un po' come si fa con il panettone comprato, che si mette sul calorifero)
Una volta ho fatto delle pizzette e dei pezzi e li ho portati a scuola.
Non avendo il forno, li abbiamo messi al sole per una mezz'oretta ed erano morbidissimi.

[Smpiu]

[cinzietta]

le dosi te le confermo e ti aggiungo che se allunghi i tempi puoi tranquillamente diminuire il lievito. io ormai metto mezzo cubetto (12gr. circa)
Una volta lievitato l'impasto puoi dare la forma che vuoi. Le caramelle saranno carinissime.
oppure puoi fare delle striscie che avvolgi nei coni di latta e poi farcisci, oppure stendi tagli a quadrato e chiudi a fagottino.
In tutti i modi che userai ricordati sempre di spennellare bene le chiusure con uovo battuto

[piero]

...a volte ritornano.

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L'altro giorno mi sono ricordato di questa treccia e ieri l'ho rifatta, cambiando il ripieno e alcuni ingredienti nell'impasto; in particolare suggerirei di diminuire la quantità di strutto portandola a 80 gr e di aggiungerci 2 uova nell'impasto.
Forno a 220 gradi per i primi 10 minuti, con una bacinella d'acqua in basso.
Quindi 180 gradi senza acqua fino a cottura ultimata (altri 15 minuti circa)
A mio avviso migliora di molto.

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Come ripieno ho messo provolone ed emmenthal frullati grossolanamente, parmigiano, broccoletti siciliani appena lessati e pomodorini secchi.

La prossima volta con lo stesso impasto ci farò dolcetti per colazione

Cia' Cia'

[tavernadei7peccati]

Bellissima treccia e ripieno intrigante!
Di solito non si usano uova in questa pasta, e lo strutto serve a tenerla morbida.
E' la pasta delle brioscine da panificio, quelle andanti, a metà tra un panino morbido e una brioche, in cui puoi mettere indifferentemente prosciutto o gelato.
Ma se le variazioni ti sono piaciute, allora va bene in fondo si avvicina di più ad una brioche leggera.

[piero]

Grazie, Nituzza.

Come sempre i cambiamenti (e i miglioramenti) avvengono più per caso che per scelta.
Nelle dosi che avevo riportato dimezzate avevo trascritto 1 uovo (che in realtà era previsto per la spennellata finale, ma l'ho scoperto dopo). Così è finito nell'impasto, che inizialmente mi sembrava duretto.
Insomma alla fine ho preferito così!

Comunque ho già rifatto l'impasto per dei semplici panini e ...son già finiti!

Prossima volta saranno dolci con uvetta, magari daremo una forma ...come dire...angelica?

[tavernadei7peccati]

Sììììì!
la forma angelica è la morte sua, abbonda con le uvette(o con i pezzetti di cioccolato fondente) e, dopo cotte, bagna la superficie con un goccio d'acqua e premi l'angelichina(da noi si chiamano millefoglie) sullo zucchero semolato.
Consiglio: tieni la pasta più morbida possibile.

[piero]

[tavernadei7peccati]

ma che bellezza!!!!
la millefoglie...avvolta in un foglietto di carta sottile beige da panettiere, che riempie la cartella(che noi bambini vecchi non ce l'avevamo, lo zaino)del suo profumo e cerchi di aspettare la ricreazione, ma poi cedi(traviati fin da allora!) e strappi con le mani dei pezzetti alla cieca, dentro la cartella e te li ficchi in bocca senza farti vedere, mentre guardi fisso l'insegnante, con la faccia del più onesto degli alunni del mondo.
Ma poi ti fregano i cristallini di zucchero che ti restano appiccicati al labbro, quello ti fa una nota e ti butta fuori, ma dentro...tu ti senti un eroe!

[ciaoangy]