In Italia, i pescivendoli sono tanto gentili da vendere il baccalà già dissalato (e i macellai, tanto servizievoli da precuocere la trippa).
Ma in Francia no! Si può solo scegliere tra fare tutto il lavoro da soli, o comprare un piatto praticamente solo da riscaldare.
Ed ecco che sono tre anni che non sono ancora riuscita a farmi una ricetta di baccalà senza che volasse poi nella spazzatura, causa concentrazione di sale insopportabile.
Dopo aver provato e gettato varie versioni di baccalà semi-pre-ammollato da supermercato, la cui confezione assicurava che con sole sei ore di ulteriore ammollo e un solo cambio d'acqua il pesce sarebbe stato pronto per la cottura, mi sono decisa a comprare quello sotto sale nel migior mercato di pesce della città.
Il pescivendolo mi ha detto di lavarlo, immergerlo in acqua, cambiare l'acqua dopo due ore, poi lasciarlo nella nuova acqua per una o due notti.
Io ho seguito attentamente le sue istruzioni, lasciandolo, dopo il primo cambio d'acqua, un po' più di trenta ore a mollo. Preciso che ho scelto l'insalatiera più capiente, in modo che il volume d'acqua fosse nettamente maggiore di quello del pesce.
Era disgustoso.
Prima che io mi trasferisca in Portogallo per la disperazione, qualcuno saprebbe illuminarmi sul VERO metodo per dissalare un baccalà?
Unica precisazione, non posso cambiare l'acqua ogni 4 ore per 3 giorni per esempio, poiché lavoro fuori casa.