Certo, il cinghiale 'fresco' non è.
Però ti passo questa ricetta (da "A Tavola nel Medioevo" Redon, Sabban, Serventi) che mi pare bella. E spreo possa esserti utile.
Bourbier di cinghialeIngredienti1/5-2 kg di cinghiale (coscio, sella o lombata)
1/2 l di buon vino rosso
1/4 l di buon aceto di vino bianco
1/4 l di aceto di mele diluito in 10 cl d'acqua
60 gr. pane campagnolo arrostito
1 cucchiaino di zenzero in polvere
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di melegueta pestato nel mortaio (pepe della guinea, simile al pepe)
1 pizzico di chiodi di garofano in polvere
12 gr. sale grosso
Preparare la salsa mischiando vino, aceto, aceto di mele, sale e spezie; mettervi il pane a bagno e, una volta ben inzuppato, schiacciarlo con una forchetta. volendo si può passare al setaccio. Sbollentare la carne immergendola nell'acqua bollente e togliendola appena cambia colore (l'operazione serve a togliere le impurità; avendo tu marinato secondo me non serve); mettere in forno già caldo su una griglia posta su una leccarda (non dice la temperatura, ma secondo me 180-200°). calcolare 20-25 minuti di cottura ogni mezzo chilo. Bagnare spesso con la salsa, spennellando con un rametto di rosmarino. a cottura ultimata, versare il resto della salsa sull'arrosto. se la salsa è troppo ristretta, si può deglassare.
Non l'ho sperimentata, ma ho fatto molte altre ricette di questo libro, e tutte con grande successo.
