Trattasi di dolcetti originari del bacino medio orientale come molte delle preparazioni che, per tradizione di famiglia da parte di papà, amo fare in modo particolare.
Le dosi sono a volume (cup, tazza) e non a peso, magari la prossima volta ci penso prima e peso tutti gli ingredienti.

PER L'IMPASTO:
3 cups farina 00
1/2 cup zucchero semolato
1 panetto di burro da 250 gr
3 cucchiai di acqua di fiori di arancio oppure di acqua di rose
1/4 cup di acqua
PER IL RIPIENO:
300 gr circa di datteri
2 cucchiai di burro
Mettere zucchero e farina in un recipiente con il burro tagliato a tocchetti. Lavorare velocemente con le dita in modo da amalgamare il composto. Unire l'acqua con l'aroma prescelto sino ad ottenere un impasto liscio e compatto e metterlo a riposare in frigo per una mezzoretta.
Nel frattempo tagliare i datteri ed eliminare il nocciolo, metterli in un pentolino con un poco d'acqua ed a fuoco dolce inziare ad ammorbidirli girando spesso con un cucchiaio di legno, quando l'acqua si è consumata ed i datteri sono ridotti in una sorta di purea, aggiungere il burro; tenere sul fuoco giusto il tempo necessario a sciogliere il burro ed amalgamare il tutto. Passare il composto al passaverdura.
Quindi si procede a formare delle palline grosse come quelle da ping pong, si appiattiscono sul palmo della mano e si farciscono con un cucchiaino di ripieno.
I dolcetti originari vengono decorati in superficie infilandoli e pressandoli un pochino dentro una formina che non avevo...

Le foto sono state scattate con l'ultima stilla di batteria presente e sono un orrore ma i dolcetti sono, a mio gusto, buonissimi.


p.s. con queste dosi si ottengono una trentina di pezzi.