Il sabato mattina, mentre noi belli riposati finivamo di fare colazione, arriva Sdonk con un secondo carico di Gennarini: Sereme con un'amica e Primavera col marito.
Si sistemano nelle camere e poi si parte alla volta di Terlizzi. Sosta in panificio per acquistare due ruote di focaccia per pranzo e per ritirare un pane da 3 kg e pastine di mandorla per la cena, giro in paese e via, alla volta di Altamura attraverso gli uliveti. Anche ad Altamura sosta in panificio con acquisti vari e, nell'assoluto spregio, davanti al panificio di Altamura colazione al sacco con la focaccia del panificio di Terlizzi.
Proseguiamo per Matera. L'impellente necessità di un bagno e la voglia di un caffè ci fanno entrare in un bar che scopriamo essere segnalato dal Gambero Rosso e dove ovviamente, insieme al caffè, vengono accuratamente selezionati assaggi di piccola pasticceria.
I Sassi di Matera, diventati anche patrimonio dell'umanità Unesco, ci lasciano stupiti e senza fiato. Scarpiniamo fino al punto più alto e nello scendere iniziano ad accendersi le prime luci della sera, che tramutano il paesaggio in un presepe.
Torniamo al casale dove già ci sta aspettando Nicola (Sdonk, il cognome non me lo ricordo), capo panel di analisi sensoriale di oli vergini di oliva, inizialmente molto serio. Di lì a breve inizia il corso di degustazione, che doveva durare un'oretta circa. Il povero Nicola, suo malgrado, si è trovato davanti un pubblico molto interessato alle sue spiegazioni e, tra un lucido ed un assaggio, l'abbiamo tenuto impegnato per ben 3 ore. Ma credo ne fosse soddisfatto, vista la passione che ci ha messo nel trasmetterci la sua conoscenza. Nel frattempo, oltre ai genitori di Sdonk, ci avevano raggiunto anche Michele (l'artista delle ceramiche) e la moglie. Poi Angelo, il papà di Sdonk, con un ramo di ulivo ci ha insigniti ufficialmente ambasciatori dell'olio evo pugliese. Quindi chiedete, e vi sarà data risposta, ormai siamo espertissimi.
Alle 22.30 ci siamo messi a tavola e come per magia si sono materializzati sotto i nostri occhi, in ordine di comparsa: erbette selvatiche con purè di fave, strascinati con la cima, orecchiette con il sugo di agnello, tasca di agnello ripiena, baccalà fritto, i dolcetti di mandorle acquistati la mattina e le mitiche pettole col vincotto della nonna di Sdonk.
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