In primo luogo, vorrei ringraziare Manuela per averci dato coraggio e informazioni
siccome vorrei sperimentare le teglie nuove, ma i links che ha messo Manuela non mi girano (non so perche' mi si bloccano dopo una quindicina di secondi), e anche per mia comodita', riporto dosi e procedimento trovati in rete (uno su dissapore):
Ricetta al 60% di idratazione (e poco olio) (presa da ):
(Dosi per una teglia standard di pizza)
1) in una bacinella ampia mettimamo 400 gr di farina tipo 0 o 1;
2) aggiugiamo 4 gr di lievito secco (7 gr per ogni kg di farina). Il lievito deve essere secco perchè non vogliamo che si attivi per il momento, dice Bonci;
3) uniamo la metà di 240 gr di acqua fredda, tenendo conto che per ogni kg di farina possiamo utilizzare il 60% di acqua fredda (quando saremo più ‘esperti’ nel lavorare l’impasto potremo passare ad un 70% di acqua o anche più; Bonci riesce ad incorporare anche il 90%-100% di acqua!!). Mescoliamo e amalgamiamo il tutto nella ciotola, aiutandoci anche con un cucchiaio di legno. Senza troppo preoccuparci di eventuali grumi, perchè quelli li sistemano le 24 ore di maturazione in frigorifero.
4) Aggiugiamo ora il 16 gr di sale. Perchè ora e non prima? Perchè il sale non deve mai toccare il lievito, altrimenti va in osmosi;
5) poi 8 gr d’olio;
6) infine la restante metà di acqua (120gr) e continuiamo a lavorare l’impasto.
Trascorsi 10 minuti, avremo ancora una ‘cosa’ piuttosto molliccia, che chiameremo impasto: è normale, non vi preoccupate! Rovesciamo l’impasto su un piano infarinato …allarghiamolo leggermente …e cominciamo i ‘rigeneri’!
I rigeneri sono una particolare lavorazione dell’impasto che va ripetuta in circa 3-5 sequenze, a distanza di 10 minuti tra una sequenza e l’altra, prima di lasciare l’impasto a riposare in frigorifero per 24 ore.
Si tratta in sostanza si tratta di prendere l’impasto da due estremi (dei 4) e ripiegarlo a portafoglio sugli altri due estremi. Girarlo con la piega che si è venuta a formare verso l’alto e ricominciare a ripiegarlo su se stesso di nuovo. Ma per maggiori dettagli rinvio a questi video e soprattutto alla lezione dal vivo di Gabriele Bonci sulla pizza.
Una volta trascorse le 24 ore in frigo (nella parte più bassa) procederemo, trascorse un altro paio d’ore, a rigenerare nuovamente l’impasto e finalmente a stenderlo.
La stesura dell’impasto è la fase più delicata, quella che conta di più al fine di una buona pizza, la fase in cui inizia il nostro tête-à-tête con l’impasto. E allora, senza ‘tema’ d’incertezze…iniziamo ad impastare, via i mattarelli, solo le mani, anzi: solo i polpastrelli!
Ricordiamoci che in questo momento bastano pochi gesti, sicuri e decisi, ma nello stesso tempo delicati per ottenere un buon risultato. Un eccesso di lavorazione farebbe perdere all’impasto la sofficità che la maturazione gli ha conferito.
Irroriamo la teglia d’olio formando una croce con l’aiuto di una squeeze bottle e disponiamoci l’impasto.
Forno statico preriscaldato a 250-270 gradi prima nella parte più bassa del forno, poi nella parte centrale…per quanto tempo? Non esiste il tempo, bisogna osservare!I "rigeneri" si vedono molto bene nel secondo video di - in pratica: si sollevano i due lembi "nord" dell'impasto e si portano sui corrispondenti del lato sud, cosi' che il panetto sia chiuso a meta' a busta con la chiusura che guarda vestro la vostra pancia. A questo punto si ruota la "busta" di 90 gradi in senso orario o antiorario, e poi ancora si prende il lato dell'apertura della busta e lo si porta verso l'alto, in modo che guardi il soffitto. Ripetere due-tre volte. Questo constituisce un rigenero, almeno secondo il video di cui sopra.
Ricetta a maggiore idratazione e con piu' olio (presa da
):
Gli ingredienti per un chilo di farina (tipo 00 oppure 0) sono: 700g d’acqua (minimo), 7g di lievito secco, 40g di olio extravergine, 20g di sale. Gabriele Bonci consiglia di utilizzare almeno un 10 % di farina integrale che, assorbendo molta acqua, riesce a rendere la pasta estremamente morbida. Si può usare anche una farina tipo 1 – Buratto.
Ci servono poi: una ciotola capiente, un’altra piccolina, un cucchiaio, una parannanza e la forza di non rinunciare quando saremo di fronte a uno strano magma molliccio e stracciato. Il segreto della morbidezza e della digeribilità della pasta sta nell’acqua che riusciamo a far amalgamare e Bonci giura che si può arrivare anche ad un 100% del peso della farina. L’impasto che vedete nel video contiene acqua al 90%. Ma lui è “Er Mago”.Amalgamato l'impasto, si procede con almeno 5 rigeneri a distanza di 10 minuti l'uno. Poi in ciotola in frigo per 24 ore. Passate le 24 ore, si porcede con stesura e cottura.
Una cosa che non mi convince tanto e' che nella stesura, almeno dal video, fa uscire veramente tanta aria, ad ogni modo, mi fido di Manuela!
Dile e Manuela, voi che dosi avete seguito?
p.s.
Non ricordo piu' dove, ma ho letto che in linea di massima la quantita' di impasto e' piu' meno pari alla meta' dell'area (in cm2) della teglia: quindi una teglia di 30cmx40cm=1200 cm2 "prende" 600g d'impasto.