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Emilia-Romagna: Il Mulino del Po, opera scritta tra il 1938-40 è una trilogia di romanzi (Dio ti salvi, La miseria viene in barca, Mondo vecchio sempre nuovo) di Riccardo Bacchelli, scrittore che intende collegarsi alla grande tradizione narrativa ottocentesca del romanzo storico. L’opera narra la storia ambientata sul Po e nei dintorni di Ferrara, di una famiglia di mugnai, gli Scacerni, le cui vite si legano ai grandi eventi di un secolo ( dalla ritirata di Napoleone in Russia alla prima guerra mondiale), sullo sfondo di una campagna dominata dalla presenza simbolica del fiume.
Una narrazione ampia e solenne, la “grande” storia dove i modesti protagonisti partecipano attivamente all’idealizzazione della società preindustriale senza dimenticare le tradizioni popolari. Sono elementi, insieme alla pietas cristiana, che accostano l’autore al Manzoni e i molti tratti in comune tra la Lucia manzonianai e la Dosolina del Bacchelli. La fanciulla “di terra” sposa il “molinaro” Lazzaro e fraternizza subito con il fiume sul quale dovrà vivere.
“Schiavetto mise in tavola,e fu fatto grande onore, da quei terrieri, al luccio in salsa com aglio, e al caviale e alla bottarga di Malvasone; e alla “pinza alla molinara” , sfogliata di pane all’olio e senza lievito, cotta nella cenere ardente; e in fin di tavola a una persicata prelibata. Poi padron Lazzaro mostrò come si regolasse la forza dell’acqua all’ulà, calando col mulinello fra essa e la catena acquarola la paratoia dello scalettino.” ‡