Teresa,
la spiegazione di questo Raffaele Bracale con tanto di etimologia greca è effettivamente assai interessante; unico suo neo è che parla tanto di asinerie e poi scrive 'ho' come 'ò' - inammissibile
Comunque, in Toscana se chiedi un piatto di strozzapreti o strangolapreti ti porteranno un piatto di quelli che vengono anche chiamati Gnudi, ossia quelle palline di ricotta e spinaci, legate con uovo e parmigiano e condite spesso con burro e salvia, qualche volta col pomodoro. 'Gnudi' perché in effetti sarebbero il ripiebo dei ravioli senza la pasta di rivestimento, quindi a tutti gli effetti nudi

... E in ogni caso anche queste palline, per essere formate vengono sostanzialmente 'arrotolate' e 'compresse' e quindi con ogni diritto le si possono chiamare starngolapreti.
Io questi gnocchi li ho chiamati gnocchi sciué sciué perché la prima volta che ne ho sentito parlare è stato da Alexanna Nanninella, che li aveva chiamati così.
Non finirò mai di ringraziare Alexanna per aver parlato di questi gnocchi.
Un saluto,
Stefano